CORTEMAGGIORE (A. T., 24-25-26)
Borgata, posta sulla sinistra del torrente Arda, nella provincia di Piacenza (Emilia), a 8 km. da Fiorenzuola e a 50 m. s. m. Conta 1957 ab. Il territorio del suo comune, di 36,31 kmq., si stende a N. della Via Emilia ed è tutto piano; lo attraversa il torrente Arda. Dei suoi 4878 ab., 2593 vivono nelle case sparse, gli altri accentrati nel capoluogo e in altri due piccoli agglomerati. È comune agricolo, ma non manca qualche industria.
Storia e monumenti. - L'antica Curia maior dell'agro aucense in quel di Piacenza prima del 1000, ridotta a poche capanne di contadini nel sec. XV, risorse a nuovo splendore sotto G. Lodovico Pallavicino, primo marchese, e sotto suo figlio Orlando. La rocca andò distrutta nel 1808 e del palazzo detto dei Marchesi rimane un lato solo del cortile.
La chiesa di S. Maria delle Grazie, cominciata nel 1481, ha la facciata moderna (1881); conserva un polittico di Filippo Mazzola, ma scomposto in più quadri. Fuori della borgata sorge il monumento più importante: la chiesa e il convento dell'Annunziata costiuiti nel 1486, con elementi gotici e del Rinascimento. La cappella della Concezione fu dipinta dal Pordenone, del quale è pure la Deposizione nella navata minore opposta. La cappella gentilizia dei Pallavicino ha pareti e vòlte con affreschi di scuola ferrarese. Nei due sfondi erano collocati i due monumenti sepolcrali innalzati dal marchese Orlando; uno alla memoria di G. Lodovico, l'altro a due suoi figli, a lui premorti, monumenti trasportati nel 1812 nella chiesa parrocchiale. Altri affreschi sono nel chiostro dei Frati, dello stesso pittore che decorò l'abside della chiesa.
Bibl.: D. P. Franchi, Appunti di storia paesana, Piacenza 1881; L. Pettorelli, La cappella dei Pallavicino a Cortemaggiore e il Pordenone, in Boll. stor. piacentino, 1922, p. 74 e segg.; id., in Cortemaggiore a San Francesco d'Assisi, Parma 1926; G. Balduzzi, Cenni storici di Cortemaggiore, ibid., p. 61; N. Pelicelli, Cortemaggiore e i frati Minori, ibid., p. 49.