COSTA D'AVORIO (fr. Côte d'Ivoire; A. T., 109-110-111)
Colonia francese dell'Africa occidentale. È limitata a S. dal Golfo di Guinea, a E. dalla Costa d'Oro, a N. dall'Alto Volta e dal Sūdan Francese, a O. dalla Guinea Francese e dalla Liberia. La sua superficie è di 315.000 kmq.
La Costa d'Avorio presenta quasi dovunque, come il resto del l'Africa occidentale, un rilievo monotono e poco accentuato. Comprende solo un lembo dell'altipiano della Nigeria (m. 400), mentre nella parte occidentale alcuni picchi rocciosi e colli alti da 800 a 900 m. precedono il massiccio di Nimba, situato ai confini della Guinea e della Liberia, che s'innalza fino a 1860 m. I fiumi sono numerosi, ma interrotti da cascate che li rendono non utilizzabili. I principali sono: il Cavally, che scende dai Monti Nimba e forma, nella maggior parte del suo corso, il confine con la Liberia; il Sassandra, ingrossato del Férédougouba e del Bafing; il Bandama, lungo 800 km., di cui è affuente il Nzi e in ultimo il Comoé. Appartiene alla colonia l'alto corso di alcuni affluenti del Niger (Bagoé) e del Volta Nero, che costituisce per un tratto il confine con la Costa d'Oro. La costa, dove s'incontrano alcune punte rocciose presso Capo Palmas (estremità O. della colonia), è bassa e sabbiosa a E. di Fresco; un cordone litorale, formato dalla corrente marina, ha separato dal mare una serie di lagune, nelle quali si riversano i fiumi e che comunicano con il mare solo per mezzo di stretti passaggi (lagune di Fresco, di Lahou, di Bassam o Ebrié e di Assinie).
Il clima è caldo e umido, e le piogge sono in generale abbondanti. La parte meridionale, con clima equatoriale, ha due stagioni di piogge e due stagioni secche; la parte rimanente, a clima tropicale, una sola stagione di piogge. Grand Bassam riceve 2050 mm. di piogge all'anno; nell'interno le cifre sono più basse - da 1250 a 1500 mm. - La parte meridionale è un'immensa foresta, che copre 120.000 kmq. su una larghezza di 150-200 km.; a N., il paese, più scoperto, prende a poco a poco l'aspetto di una savana sudanese, con foreste-gallerie lungo i corsi d'acqua; un lembo della savana, il Baoulé, penetra a guisa di golfo anche nella regione forestale.
La popolazione della Costa d'Avorio è di 1.724.500 ab. (1926: densità 5,5), fra i quali 1600 Europei; al solo Baoulé appartiene la metà di tutta la popolazione, con un quinto della superficie (densità 10). Gli indigeni appartengono a gruppi diversi: il più importante è quello degli Agni, costituito da individui abbastanza intelligenti, che occupa tutta la parte E. della regione forestale e il Baoulé. I Kona-Kona sono sparsi fra il Comoé e il Sassandra; i Kru, marinai e buoni lavoratori, fra il Sassandra e il Cavally; i Guro, rudi e selvaggi, abitano lungo il Bandama; i Mande (Malinke, Diola, Mandingue) formano circa un quarto della popolazione; i Senufo e i Lobi, molto primitivi, vivono nell'alta Costa d'Avorio. Quasi tutte queste popolazioni sono animiste; solo i Mande sono più o meno superficialmente islamizzati.
Il capoluogo della colonia è Bingerville (850 ab.). Grand Bassam (7000 ab., fra i quali 350 Europei) è il porto principale allo sbocco del Comoé; Abidjan (9000 ab., fra i quali 450 Europei) è il punto di partenza della ferrovia e dovrà divenire il capoluogo. Nell'interno sono notevoli Bouaké (6000 ab.), ben situata nella savana di Baoulé, e Kong, grande agglomerazione indigena commercialmente assai attiva.
La risorsa principale della Costa d'Avorio è il legname prezioso destinato all'ebanisteria (mogano, okumé, iroko, ecc.); l'esportazione è aumentata da 13.000 tonn. nel 19o5 a 119.000 tonn. nel 1927. Si sono esportate nel 1927 anche 11.000 tonn. di mandorle di palma e 8000 tonn. di olio di palma. Tra le piante alimentari si coltivano la manioca, le banane e il riso nel S., il granturco e l'igname nel N. Da qualche anno gli Europei hanno dato sviluppo, soprattutto nell'Indemié, alla coltivazione del cacao (9800 tonn.), del cotone (800 tonn.) e del caffè (187 tonn.). Gl'indigeni cavano un poco d'oro nel Baoulé (Kokumbo) e sono stati segnalati depositi di manganese nella regione del Boudoukou. Gli Europei hanno fondato qualche segheria e fabbriche d'olio e di sgranamento del cotone.
La ferrovia della Costa d'Avorio parte da Abidjan, sulla laguna Ebrié. Cominciata nel 1904, è arrivata nel 1913 a Bouaké, dopo aver incontrato molte difficoltà nella traversata della regione forestale. Presentemente ha raggiunto Tafiré (km. 488) ed è in corso il prolungamento verso Bobo-Dioulasso. La rete stradale comprende 4600 km. di strade camionabili, che uniscono i principali centri di produzione alla ferrovia. La navigazione è stata organizzata nelle lagune, che costituiscono una buona via di comunicazione interna, per quanto i banchi di sabbia rendano difficili l'imbarco e lo sbarco; due pontili sono stati costruiti a Grand Bassam e a Port-Bouet; quest'ultima località deve essere congiunta ad Abidjan, capolinea della ferrovia, con un ponte. Del resto non esistono che rade aperte, e la costruzione di un porto ad acqua profonda presenta gravi difficoltà che bisognerà superare (come hanno fatto gl'Inglesi per il porto di Takoradi nella Costa d'Oro), poiché l'insufficienza di Bassam paralizza lo sviluppo della colonia.
Il commercio nel 1927 ha raggiunto 428 milioni di franchi (importazione 193 milioni, esportazione 235). Nell'importazione la parte che spetta alla Francia è di 104 milioni; vengono poi la Gran Bretagna (37 milioni) e gli Stati Uniti (6). Nell'esportazione la parte che spetta alla Francia è di 131 milioni; seguono la Germania (30) e la Gran Bretagna (23).
V. tavv. CXXVII e CXXVIII.
Bibl.: La Côte-d'Ivoire (pubbl. uff.), Parigi 1906; G. Joseph, La Côte d'Ivoire, Parigi 1917; La Côte d'Ivoire, in Agence économique de l'Afrique Occidentale Française, Parigi 1928.