COSTO DELLA VITA (XI, p. 656; App. II, 1, p. 712; III, 1, p. 448)
Termine con cui viene designato in statistica un calcolo avente per fine di misurare l'effetto delle variazioni dei prezzi delle merci e dei servizi di largo consumo sui bilanci di famiglia delle categorie operaie e impiegatizie.
Nei tempi recenti l'indice ha cambiato nome e viene designato come numero indice dei "prezzi al consumo" sempre riferito a famiglie del ceto operaio e impiegatizio. Le ragioni del cambiamento sono dovute al fatto che in realtà l'indice misura non il c. della v. comunemente inteso che dipende dalle quantità oltre che dai prezzi dei generi consumati, ma soltanto le variazioni dei prezzi. Esso è composto infatti di una parte fissa e di una parte variabile.
La prima è costituita da un aggregato (detto talvolta "cesto" o "paniere" e in inglese basket); la seconda dai prezzi di mercato delle merci e servizi che s'ipotizzano acquistati nel corso del tempo dal tipo di famiglia considerato. Dal punto di vista formale il calcolo del c. della v. può essere sintetizzato dal rapporto:
In questa espressione il denominatore:
rappresenta il basket della spesa, cioè il valore di questa all'inizio del calcolo indice; le grandezze Q0 e P0 rappresentano le quantità e i prezzi delle merci e servizi del bilancio iniziale.
Il numeratore della (1), cioè:
rappresenta la parte variabile dell'indice, cioè il valore ai prezzi correnti del basket fisso delle merci comprese nel bilancio.
Per ragioni pratiche i rapporti vengono moltiplicati per 100, per cui nell'unità di tempo iniziale la formula del calcolo risulta:
Usualmente la base degl'indici viene riferita all'anno in cui il valore C0 si riferisce, per cui si usa scrivere, per es., 1970 = 100.
Disponendo di calcolatori elettronici per comodità i calcoli vengono abbreviati usando, anziché la formula precedente, quella che si ottiene al posto dei valori assoluti dei prezzi e delle quantità, i loro valori relativi che si ottengono sotto forma di rapporti detti numeri indici, dividendo i prezzi correnti delle varie merci e servizi per i prezzi dell'anno base.
I coefficienti fissi della precedente formula e la parte variabile vengono con ciò sostituiti dai corrispondenti valori:
in cui W0 - rapporto percentuale del costo di ciascun genere dell'anno base, rapportato al costo totale degli acquisti dello stesso anno, cioè l'incidenza di ciascuna voce di spesa sul totale. Questa grandezza, cioè il rapporto W0, viene detto peso del numero indice dei prezzi delle merci cui si riferisce.
It = indice dei prezzi delle merci e servizi rapportati ai prezzi dell'anno base. Conequesta semplice trasformazione l'indice del c. della v. prende la forma:
la quale algebricamente si configura come una combinazione lineare dei prezzi, in cui i coefficienti sono quantità fisse, il che pone in evidenza il carattere dell'indice del c. della v. come indice dei prezzi al consumo, meglio rispecchiato dalla nuova denominazione di cui è stato detto.
In Italia l'indice del c. della v. è calcolato in base alle rilevazioni dei prezzi effettuate nei comuni capoluoghi di regione; le rilevazioni vengono effettuate dagli uffici comunali di statistica con un campione rappresentativo di punti di vendita costituiti da mercati rionali e negozi isolati distribuiti nelle varie parti delle città. Gl'indici comunali vengono sintetizzati calcolandone la media ponderata in cui i coefficienti di ponderazione sono proporzionali ai consumi delle regioni cui i comuni appartengono.
Per consentire una più ampia informazione sui settori merceologici cui si riferiscono i prezzi delle merci e servizi, questi vengono raggruppati in classi di spesa degl'indici del c. della vita.
I numeri indici in Italia e in altri paesi sono generalmente calcolati con periodicità mensile e i dati vengono riassunti in medie annuali. La pubblicazione statistica prende perciò la forma usuale indicata nella presente tabella:
Tra i molti e delicati problemi che presentano i calcoli del c. della v., di particolare importanza sono quelli relativi alla scelta del bilancio base, cioè delle quantità e qualità fisse del basket delle merci e servizi che s'ipotizzano consumati o acquistati dalle famiglie nel corso del tempo.
Questi dati vengono generalmente desunti dalle rilevazioni dirette dei bilanci di famiglia che vengono compiute su campioni abbastanza ampi di famiglie scelte nell'intera collettività. Ai fini del calcolo degl'indici del c. della v. la famiglia considerata è una famiglia tipo composta di padre, madre e 2 figli al disotto dei 13 anni.
Dal punto di vista dell'utilizzazione dei numeri indici della vita è opportuno richiamare l'attenzione sugli errori d'interpretazione cui possono dar luogo i confronti dei numeri indici da città a città.
Un comune errore, che si riscontra nei giornali quotidiani e in altri scritti, deriva dal confondere il c. della v. come indice di variazione di prezzi rispetto al tempo base col valore assoluto comparativo del c. della v. tra i vari comuni in un dato anno considerato.
Per es., se gl'indici del c. della v. di Roma e Milano (ambedue con base 1970 = 100) risultano rispettivamente nell'anno 1974 pari a 140 e 150, si è facilmente portati a dire o a scrivere che a Milano i prezzi sono più elevati che a Roma. In realtà gl'indici del c. della v. non dicono questo, ma dicono semplicemente che rispetto al livello del 1970 i prezzi di Milano sono aumentati più di quelli di Roma. In valore assoluto i prezzi di Milano potrebbero essere anche inferiori a quelli di Roma.
Tra i molti importanti usi degl'indici del c. della v. è da segnalare l'impiego degl'indici stessi nei contratti sindacali per l'adeguamento di questi ultimi agli aumenti appunto del c. della vita. A tale fine vengono usati particolari indici i cui elementi fissi e variabili vengono stabiliti d'intesa fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Il meccanismo è noto come meccanismo della scala mobile e alle variazioni dell'indice del c. della v. viene fatto corrispondere un incremento della componente salariale rappresentata dalla cosiddetta contingenza, secondo criteri stabiliti negli accordi di funzionamento della scala mobile.
Bibl.: Istituto Centrale di Statistica (ISTAT), Numeri indici dei prezzi, Base 1970 = 100; Indice dei prezzi all'ingrosso; Indice dei prezzi al consumo; Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, in Metodi e norme, s. A, Roma 1971.