Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela chiari contatti con la grafica di Dürer. Le prime opere conosciute, prodotte durante un soggiorno a Vienna (1501-04), sembrano connettersi con la cosiddetta scuola danubiana per l'intenso espressionismo e per il particolare accento posto sul paesaggio: accanto alle Crocefissioni (Vienna, Kunsthist. Mus.; Monaco, Alte Pinak., quest'ultima del 1503, particolarmente drammatica e innovativa nella composizione), C. dipinse l'idillico Riposo nella fuga in Egitto (Berlino, Staatl. Mus.) e i bei ritratti su sfondo paesistico di J. Cuspian e della moglie (Winterthur, coll. Reinhart) e del presunto S. Reuss (Norimberga, German. Nationalmus.) e della moglie (Berlino-Dahlem, Staatl. Mus.). Dal 1505, chiamato a Wittemberg, C. fu fino alla morte pittore di corte dei principi elettori di Sassonia, ed elaborò in dipinti e incisioni tematiche sacre e profane in stretto contatto con i protagonisti del mondo politico, umanistico e religioso, dei quali diede incisivi ritratti, da quelli dei principi sassoni a quelli di Lutero e Melantone, del card. Alberto di Brandeburgo, dell'astronomo J. Carion ecc. Il suo stile appare più composto e misurato, piegato a una sottile eleganza (Martirio di s. Caterina, 1506, Dresda, Gemäldegal.; La sacra parentela, 1509, Francoforte, Städelsches Kunstinstitut) che si fa sempre più sofisticata, cortese, raffinata nei bellissimi nudi (Venere, Adamo ed Eva, Lucrezia, La ninfa della fonte), nella Giuditta a mezza figura o in altre tematiche bibliche come Lot e le sue figlie e Betsabea al bagno, più volte replicati anche dalla sua bottega. Un drago alato, il blasone concessogli tra le altre onorificenze, sigla spesso le sue opere. Un particolare accenno merita la sua opera grafica (disegni, incisioni figurative e ornamentali) al servizio della riforma. n Due suoi figli, Hans (Wittenberg 1510 - Bologna 1537) e Lucas il Giovane (Wittenberg 1515 - Weimar 1586), lavorarono nel suo studio e Lucas lo diresse dopo la sua morte.