Pittore (Passignano, Tavarnelle Val di Pesa, 1559 - Firenze 1638). Deve la sua formazione a F. Zuccari, col quale lavorò a Firenze (1575-79) e a Roma (1579-81) e che seguì anche a Venezia (1582-89). Attivo, oltre che a Firenze, a Lucca, Livorno e Roma (1602-16), elaborò un linguaggio pittorico di grande semplicità e chiarezza narrativa, che fonde colore veneto e disegno toscano e accoglie a volte suggestioni caravaggesche. Tra le sue opere: affreschi nella capp. di S. Giovanni Gualberto, in S. Trinita a Firenze (1593-94); S. Girolamo dirige la costruzione di un monastero, in S. Giovanni dei Fiorentini a Roma (1599); Natività della Vergine, nella chiesa dell'Impruneta (1602); decorazione della capp. Barberini in S. Andrea della Valle e della sagrestia adiacente alla capp. Paolina in S. Maria Maggiore a Roma; Michelangelo presenta il modello di S. Pietro, in Casa Buonarroti a Firenze (1618).