cromatina
Sostanza contenuta nel nucleo cellulare, che si colora intensamente con i coloranti basici usati nella tecnica istologica (ematossilina, blu di metilene, safranina, verde di metilene, fucsina basica). Ha struttura filamentosa e durante la mitosi si organizza spiralizzandosi e formando i cromosomi. La c. è un complesso nucleoproteico stabile, comprendente DNA e proteine acide e basiche (principalmente istoni); a essa sono associati alcuni enzimi e molecole di RNA. In partic. l’unione degli istoni al DNA porta alla formazione di nucleosomi, unità fondamentali della c. I nucleosomi determinano il tipico aspetto ‘a collana di perle’ della c. osservata al microscopio elettronico. A secondo del grado di condensazione, si possono distinguere due tipi di c., con significato genetico diverso.
Si colora più intensamente e rappresenta zone più condensate. Il DNA è inattivo e non viene trascritto in RNA; si può perciò considerare l’eterocromatina come lo stato inerte. Alcune regioni dei cromosomi sono condensate in eterocromatina in tutte le cellule e vengono indicate come eterocromatina costitutiva; altre regioni sono condensate solo in particolari cellule e costituiscono la cosiddetta eterocromatina facoltativa. Nell’uomo l’eterocromatina costitutiva si distingue nei cromosomi mitotici, con colorazioni particolari, come una banda scura attorno al centromero di ciascun cromosoma. Nell’interfase del ciclo cellulare, zone di eterocromatina costitutiva si riuniscono a formare i cromocentri, il cui numero e la cui disposizione sono diversi nei vari tipi di cellule a seconda dello stadio di sviluppo. La maggior parte delle zone di eterocromatina costitutiva contiene sequenze di DNA ripetute che vengono indicate come DNA satellite. Il significato della eterocromatina facoltativa è certamente più chiaro rispetto alla costitutiva: essa riflette le differenti attività genetiche di diversi tipi di cellule. Per es., le cellule embrionali ne possiedono poca, mentre cellule altamente specializzate molta; questo fa pensare che, mentre la cellula si sviluppa, viene inattivato in modo permanente un numero sempre più elevato di geni. La maggior parte delle conoscenze sull’eterocromatina facoltativa deriva dalle ricerche sulla inattivazione di uno dei due cromosomi X nelle cellule femminili dei mammiferi, il cosiddetto corpo di Barr.
È la c. meno condensata, che si colora meno intensamente e rappresenta zone cromosomiche di despiralizzazione; l’eucromatina rappresenta lo stato attivo del DNA cromosomico, quello in cui sono in atto processi di trascrizione.