cuculi e turachi
Uccelli che non covano
Il cuculo è famoso per il suo canto e perché depone le uova nel nido di altre specie di uccelli. Simbolo della madre che abbandona i propri figli, questo uccello non riscuote molta simpatia, anche perché i suoi piccoli fanno cadere i fratellastri dal nido, uno a uno. I parenti del cuculo, fra cui i bellissimi turachi, vivono soprattutto nelle foreste tropicali e non hanno queste strane abitudini
I Cuculiformi comprendono circa 150 specie diffuse soprattutto nelle foreste tropicali. Il cuculo comune (Cuculus canorus) è una specie assai diffusa nei mesi estivi in tutta l'Europa e l'Asia, mentre sverna in Africa. La femmina depone un solo uovo nel nido di un'altra specie di uccello che si occuperà di portare avanti la cova e l'allevamento del piccolo. Si tratta di un vero e proprio parassitismo (parassiti) in cui l'uccello sfrutta l'attività di altre specie per garantire il proprio successo riproduttivo (v. fig.). In Europa, le femmine di cuculo sono state osservate deporre uova in nidi di almeno 20 specie diverse tra cui cannaiola, ballerina, cutrettola, codirosso, pispola, prispolone, scricciolo, capinera, sterpazzola, tutte dell'ordine dei Passeriformi, uccelli insettivori. Poiché il piccolo del cuculo cresce rapidamente e ha bisogno di molto cibo, eliminerà i propri fratellastri uno a uno, facendoli cadere dal nido e annullando così il successo riproduttivo dei genitori adottivi.
Per meglio ingannare la coppia ospite, il cuculo può deporre circa 20 modelli diversi di uova, ciascuno dei quali imita la colorazione delle uova di una delle specie parassitate. Ogni femmina depone uova simili a quelle della specie da cui è stata allevata e che sceglierà a sua volta per l'adozione forzata della propria prole. Infatti, attraverso un meccanismo di apprendimento precoce (imprinting), la giovane femmina ancora implume impara sia il canto del genitore adottivo sia quello del padre vero, che continua a far sentire nei paraggi la sua voce forte e ripetitiva che ricorda quella dell'orologio a cucù. Così, una volta cresciuta, la femmina del cuculo saprà con chi accoppiarsi e nel nido di chi andare a deporre le proprie uova.
Fra le 130 specie appartenenti alla famiglia dei Cuculidi, solo 50 sono parassite, mentre le altre si occupano direttamente delle proprie uova e dei piccoli. La maggior parte dei Cuculidi si nutre di grossi insetti e in particolare di grossi bruchi pelosi e urticanti, come le processionarie.
La strategia riproduttiva del cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius) è molto diversa da quella del cuculo comune. Invece di parassitare tante specie di piccoli uccelli, il cuculo dal ciuffo si è specializzato nello sfruttare pochissime specie di grossi uccelli, appartenenti alla famiglia dei Corvidi. Per esempio, in Europa, depone le uova soprattutto nei nidi di gazza (Pica pica). Poiché le piccole gazze sono più grosse del giovane cuculo, questo non riesce a gettare giù dal nido i fratellastri. Pertanto, la specie ospite non viene danneggiata da questo parassita così specializzato.
Nelle foreste tropicali africane vivono i turachi (per esempio, Musophaga violacea), uccelli dal piumaggio vivacemente colorato. Solitari e monogami, segnalano i confini del proprio territorio con potenti richiami. Volano lentamente e si nutrono principalmente di frutti. La loro posizione sistematica è da tempo oggetto di discussioni fra gli zoologi: alcuni sostengono ancora che i turachi siano imparentati con i cuculi, anche se le ricerche di biologia molecolare indicherebbero una maggiore affinità con l'ordine dei Galliformi.
Avete mai visto quei cartoni animati in cui si vede un uccello che corre velocissimo e riesce sempre a sfuggire gli agguati che gli vengono tesi da un accanito ma sfortunato coyote? Quello è un corridore della strada (Geococcyx californianus), tipico abitante dei deserti americani, che appartiene alla famiglia dei Cuculidi. Nidifica sui cactus e si nutre di insetti, lucertole e serpentelli. Corre a una velocità di 24 km/h spiccando salti di 3 m.