Scrittrice statunitense (n. New York 1928). Esordì con il romanzo Trust (1966), seguito da The pagan rabbi and other stories (1971; trad. it. 1995) e Bloodshed and three novellas (1976), imponendosi tra le voci emergenti della comunità intellettuale ebraica. Dopo Levitation: five fictions (1982) ha ottenuto un notevole successo con i romanzi The cannibal galaxy (1983; trad. it. 1988) e The messiah of Stockholm (1987; trad. it. 1991), cui ha fatto seguito The shawl (1989; trad. it. 1990) e The Puttermesser papers (1997; trad. it. Le carte della Signorina Puttermesser, 2017). La sua narrativa indaga sull'identità ebraica intessendo un ironico gioco di rispecchiamenti tra Antico Testamento e realtà contemporanea. Tra i suoi volumi di saggi si ricordano Art and ardor (1983), Metaphor and memory (1989), Fame and Folly (1996) e The din in the head (2006). Ha scritto, tra l'altro, l'opera teatrale Blue light (1994), i romanzi Heir to the glimmering world (2004; trad. it. 2005), che racconta le vicissitudini di una famiglia di esuli nel Bronx e Foreign bodies (2010; trad. it. 2011), che racconta Gli Ambasciatori - uno dei romanzi migliori di Henry James - come un negativo fotografico, ovvero lasciando intatta la trama ma stravolgendone il significato.