DAHOMEY (XII, p. 227)
Il D., ora repubblica indipendente (v. oltre), costituiva il più piccolo territorio dell'Africa Occidentale Francese (115.762 km2; 1.713.000 ab.), sebbene fosse il più densamente popolato (14,8). Tra i centri costieri si trova Porto Novo (33.500 ab.), la capitale, ma gran parte del commercio si svolge attraverso il porto di Cotonou (21.300 ab.). Centro militare e missionario Ouidah (15.000 ab.). Ad Avrankou e a Gbada sono sorti degli impianti per l'estrazione dell'olio. Sull'altopiano centrale la coltura della palma da olio (con uno stabilimento a Bohicon) accompagna quella degli aranci. Qui il centro principale è Abomey (12.000 ab.), la vecchia capitale. A Comé presso Grand Popo esiste uno stabilimento per la preparazione della farina di cassava (gari) e della tapioca. La cassava e le arachidi sono coltivate un po' ovunque nel paese, ma il prodotto principe per l'esportazione resta sempre quello della palma da olio. La produzione mineraria si limita all'oro; nel 1952 è stata rilasciata la concessione per l'utilizzazione dei ricchi giacimenti di rutilio ed ilmenite (Koundé). Sono stati poi individuati giacimenti di ferro e di cromo.
Accettando la nuova Costituzione francese (1958), il D. si ordinò a stato repubblicano autonomo nell'ambito della Comunità Francese. Come tale aderi (genn. 1959) alla Federazione del Mali, ma se ne staccò quasi subito per le insistenze giunte dalla Costa d'Avorio, e, con questo stato, il Niger e l'Alto Volta il 4 aprile 1959 entrò a far parte di un Consiglio d'Intesa per una stretta collaborazione politica ed economica. L'11 luglio 1960 il D. - insieme alla Costa d'Avorio, al Niger e all'Alto Volta - concluse a Parigi un accordo, ottenendo dalla Francia l'indipendenza, che fu proclamata il 1° agosto 1960. La Repubblica del D. è stata ammessa fra le N. U. il 20 settembre 1960.
Bibl.: R. J. Harrison Church, West Africa, Londra 1957; A. Akindele e C. Aguessy, Le Dahomey, Parigi 1955; H. R. Jarrett, Physical geography for West Africa, Londra 1958; P. Brasseur-Marion, Cotonou port de Dahomey, in Les Cahiers d'Outre-Mer, 1953 (4).