DAMASCIO (Δαμάσκιος, Damascius)
Filosofo neoplatonico, nato a Damasco e vissuto tra la seconda metà del sec. V d. C. e la prima del VI. Ultimo scolarco della scuol'a di Atene, assisté alla chiusura che ne decretò Giustiniano nel 529, e nel 531 esulò, con Simplicio e altri, in Persia, presso il re Cosroe I Anūsharwān amico della cultura greca, che deluse però, sernbra, le loro speranze in una rinascita della scuola neoplatonica. Due anni dopo, comunque, in occasione del trattato di pace con Giustiniano, egli ottenne per essi libertà di soggiorno e di fede entro i confini dell'Impero.
Tre delle opere di D. ci sono pervenute: uno scritto intorno ai primi principî ('Απορίαι καὶ λύσεις περὶ τῶν πρώτων ἀρχῶν), un altro intorno al Parmenide platonico (Εἰς τὸν Πλάτωνος Παρμενίδην ἀπορίαι καὶ λυσεις) che per alcuni è continuazione del primo e di cui è conservato soltanto il principio, e una Vita del filosofo Isidoro, suo predecessore nello scolarcato, conservata in frammenti e in estratti presso Fozio e Suida. Caratteristico del pensiero di D. è l'estremo atteggiamento mistico, onde egli, pur attenendosi nella sostanza al sistema di Proclo, tende a considerare tutte le verità concernenti il rapporto tra la realtà suprema dell'Uno e quelle che ne derivano come meri simboli, di cui si vale il pensiero per concepire in qualche modo ciò che in sé trascende ogni possibilità di concezione umana: un misticismo, che è d'altra parte fondato sopra una sottile dialettica, in quanto questa mette in luce le infinite difficoltà del processo del molteplice dall'uno e quindi l'esigenza di un loro superamento soprarazionale. In D. muore quindi il neoplatonismo, giunto alla sua necessaria conclusione mistica.
Delle prime due opere v. l'ed. di C.E. Ruelle, Parigi 1889; per i frammenti della Vita, v. le ediz. di Fozio e di Suida: una ricostruzione del complesso è data da R. Asmus nella sua trad. tedesca, Lipsia 1911.
Bibl.: C.E. Ruelle, Le philosophe D., Parigi 1861, e in Archiv. f. Gesch. d. Philos., III (1890), pp. 379-88, 559-657; E. Heitz, Der Philos. D., nella Festgabe per lo Zeller, Friburgo in B. 1884, pp. 1-24. Maggiore bibliografia in F. Ueberweg, Grundr. d. Gesch. d. Philos., I, 12ª ed., Berlino 1926, p. 195.*