Scrittore dello Zimbabwe di lingua inglese (Rusapi, Masholanand, 1952 - Harare 1987). Figlio di un camionista, studiò in istituti missionarî, poi all'University of Rhodesia da cui venne espulso. Visse anni difficili in Inghilterra, dove scrisse The house of hunger (1978), romanzo breve accompagnato da alcuni racconti, che gli valse il Guardian fiction award. Il libro è una spietata rappresentazione della vita in una cittadina dell'allora Rhodesia al culmine del dominio coloniale. In Black sunlight (1980), il tema della violenza è riproposto in chiave realistica e insieme fantastica, con un linguaggio speculare alla nevrosi e alla follia di cui fu vittima lo stesso M., morto alcolizzato nella periferia degradata della capitale.