Uomo politico nicaraguense (n. La Libertad, Chontales, 1945). Militante dal 1963 del Frente sandinista de liberación nacional (FSLN), imprigionato dal regime somozista nel 1967 e liberato nel 1974 in seguito a uno scambio di prigionieri, con la guerriglia nel 1975 divenne membro della Direzione nazionale del FSLN. Dopo il rovesciamento della dittatura (luglio 1979) entrò a far parte della Giunta provvisoria di ricostruzione nazionale e nel marzo 1981 ne divenne coordinatore, assumendo il ruolo di capo dello Stato e del governo; presidente della Repubblica e leader di fatto del FSLN dal 1985, negli anni successivi perseguì l'accordo di pace con le forze antisandiniste che portò alle elezioni del febbraio 1990. Dopo l'avvento della presidenza Chamorro, ha mantenuto la guida del FSLN (segretario generale dal 1991) e un ruolo di notevole rilievo nella vita del paese. Ricandidatosi alle elezioni presidenziali del novembre 2006, ha battuto il candidato liberale E. Montealegre riportando, dopo 16 anni, il FSLN al governo, ed essendo riconfermato alle consultazioni del 2011, 2016 e 2021. Nel periodo successivo il consenso popolare accordato all'uomo politico è andato progressivamente erodendosi a causa della gravissima crisi socioeconomica attraversata dal Paese, fino a degenerare nelle violente ondate di proteste verificatesi nell’aprile 2018 a seguito del varo di una riforma pensionistica - poi ritirata - che prevedeva un aumento dei contributi, riducendo parallelamente le pensioni del 5%, alle quali le forze governative hanno opposto una brutale repressione. Nei mesi successivi i conflitti non si sono ricomposti, nonostante i tentativi della Chiesa nicaraguense e degli organismi internazionali di aprire spiragli di dialogo tra il governo e l'opposizione.