Tanović, Danis. – Regista bosniaco (n. Zenica 1969). Interrotti gli studi all'Accademia delle arti di Sarajevo per lo scoppio del conflitto nell'ex Iugoslavia, all'inizio degli anni Novanta fu al seguito dell'esercito bosniaco per eseguire con una troupe cinematografica numerose riprese, costituendo un importante archivio filmico. Conclusi gli studi all'INSAS di Bruxelles, da quella esperienza è scaturito il suo primo lungometraggio No man's land (2001), opera amara e tragica sull'assurdità della guerra, con la quale ha vinto nel 2001 il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes e, nel 2002, l'Oscar come migliore film straniero, il Golden Globe e il César per la miglior opera prima. Tra i suoi lavori successivi sono da ricordare: l'episodio dedicato alla Bosnia del film collettivo 11'09''01 - September 11 (2002); L'enfer (2005), su sceneggiatura di K. Kieślowski e K. Piesiewicz; Triage (2009), di cui è stato anche sceneggiatore; Cirkus Columbia (2009), ambientato nell'ex Iugoslavia; il cortometraggio Prtljad (2011); Epizoda u zivotu beraca zeljeza (Un episodio della vita di un cacciatore di ferraglia, 2013), che si è aggiudicato il Gran premio della giuria al Festival di Berlino; Tigers (2014); Smrt u Sarajevu (Morte a Sarajevo, 2016), che si è aggiudicato il Gran premio della giuria al Festival di Berlino.