FARRAGUT, David Glasgow
Ammiraglio americano, nato il 5 luglio 1801 presso Knoxville (Tennessee), morto il 14 agosto 1870 a Portsmouth (New Hampshire). A sedici anni s'imbarcò sull'Essex (comandato dal Porter) e prese parte alla celebre campagna compiuta da quella nave (1812-14). Servì quindi nel Mediterraneo, dal 1815 al 1817, imbarcato sull'Indipendence e sul Macedonian. Alternando gli studî con periodi d'imbarco, dotato di una rara intelligenza e di una grande facilità nell'apprendere le lingue, il F. dimostrò subito piena attitudine alla carriera intrapresa. Nel 1823, avendo il Porter ricevuto il comando della squadra destinata a combattere i pirati nelle Indie occidentali, il F. lo accompagnò. Nel 1838 fu posto al comando dell'Erie, e durante la guerra del Messico bloccò il porto di Tuxpan. Ebbe in seguito varî altri incarichi e comandi. Quando scoppiò la guerra civile (1861), sebbene avesse ormai 60 anni, gli fu assegnato il comando della squadra del Golfo Occidentale, con il difficile compito di entrare nel Mississippi e conquistare New Orleans. La squadra di blocco era costituita da 4 corvette a elica (il F. aveva la sua insegna sul Hartford), una corvetta a ruote, 12 cannoniere a elica; vi erano inoltre (su tre divisioni) una ventina di schooners armati di mortai da bombardamento, e sei piroscafi per rimorchiarli. Il 18 marzo 1862 la piccola squadra bombardiera sormontò la barra del fiume; delle grosse navi soltanto il Hartford e il Brooklyn poterono oltrepassarla. Il F. inviò il suo capo di stato maggiore, comandante Bell, in ricognizione per sorprendere i preparativi del nemico: gli ostacoli erano formidabili, le difese a terra fortissime, le navi dei confederati abbastanza in efficienza. Ardua impresa era dunque il portare tutta la squadra dentro la barra del fiume; fu necessario alleggerire ogni nave delle provviste d'acqua, di carbone e di artiglieria. L'energia del F. superò ogni difficoltà: il 16 aprile le navi erano dentro il fiume e il 18 era iniziato un intensissimo bombardamento che durò fino al 23; nella notte sul 24 le navi forzarono il passo. Nella prima settimana di maggio egli risalì il fiume sino a Baton Rouge, alla fine del mese raggiunse Natchez, e di lì tentò di ottenere la resa di Vicksburg; ma, poiché non disponeva di truppe, il tentativo fallì. Il governo, spinto dall'opinione pubblica, che voleva a tutti i costi la conquista di quella che era ritenuta la roccaforte del Mississippi, ordinò al F. di compiere ad ogni costo l'impresa che egli in cuor suo disapprovava. Audace e pieno di pericoli fu il forzamento del passo, che si effettuò il 28 giugno, ma il valore a nulla servì; Vicksburg non fu presa, perché mancava il concorso dell'esercito, e il F. dovette ridiscendere con le sue navi a Baton Rouge. La conquista di Vicksburg costò numerosi sforzi l'anno seguente (1863), avendo i nemici avuto il tempo di rinforzare la difesa di questo forte, di Port Hudson e di Grand Gulf; ma l'audacia e la capacità del F. sormontarono gli ostacoli e nel luglio i forti si arresero. Il 20 gennaio 1864 il F. riconosciute le difese di Mobile riferì al suo governo che la conquista non era possib-le se le sue navi, tutte di legno, non fossero state rinforzate da qualche monitore corazzato. Solo verso la metà di luglio il F., ottenuti 4 monitori, preparò l'attacco che iniziò il 5 agosto e che portò a completo successo. Il F., che durante la guerra aveva ottenuto i gradi di contrammiraglio (1862) e di vice-ammiraglio (1864), ottenne quello di ammiraglio nel 1866, e l'anno successivo si recò in Europa a bordo della nave Franklin, visitando i porti delle principali potenze, accolto ovunque con grandi onori.
Bibl.: L. Farragut, The life of D. G. F., 2ª ed., New York 1882; A. T. Mahan, Admiral F., New York 1892; Spears, D. G. F., Philadelphia 1905.