Astronomo, matematico e ottico (Aberdeen 1659 - Maindenhead, Berkshire, 1708), nipote di James; insegnò astronomia alle univ. di Edimburgo e di Oxford. Autore di varî trattati di astronomia e ottica ebbe un ruolo di primo piano nella diffusione del pensiero e dell'opera di Newton (in particolare con l'Astronomiae physicae et geometricae elementa, 1702); preconizzò la realizzazione di lenti acromatiche mediante la combinazione di più lenti, opportunamente foggiate e costituite di vetri diversi. I suoi manoscritti e la sua corrispondenza costituiscono una fonte preziosa per lo studio di Newton.