deduzione
deduzióne [Der. del lat. deductio -onis, da deducere "dedurre", comp. di de- "da" e ducere "trarre"] [LSF] Una proposizione, la verità o il giudizio che si deduce, con il metodo deduttivo, da una proposizione più generale o che si desume da un complesso di dati; quindi, più generic., conclusione. ◆ [FAF] Il processo logico nel quale, date certe premesse e certe regole che ne garantiscono la correttezza, una conclusione consegue come logicamente necessaria: in questo senso sono forme di d. il sillogismo e la dimostrazione matematica; generalm. usato in contrapp. a induzione, il termine è anche definito (impropr., per taluno) come il ragionamento che giunge a proposizioni particolari partendo da proposizioni generali. ◆ [ALG] [FAF] Nella logica matematica, l'operazione (detta anche derivazione o dimostrazione) con la quale, in un sistema deduttivo, si ottiene una certa espressione da un dato assioma attraverso un numero finito di altre espressioni, tutte facenti parte dello stesso sistema. ◆ [ALG] [FAF] Teorema di d., o di Herbrand-Tarski (1930): da una certa premessa A di un certo insieme I di premesse è derivabile un'espressione B se e solo se da Iè derivabile l'espressione "A implica B"; consente di passare da un'espressione dipendente da premesse particolari di una certa teoria a un'espressione generale, riferibile a una teoria qualunque.