Famiglia savonese di umile origine. Cominciò ad avere importanza nel sec. 15º, dopo che Francesco, salito al soglio pontificio (1471) col nome di Sisto IV, provvide, con un'accorta distribuzione di cariche e con un'abile serie di sistemazioni matrimoniali, a darle ricchezza e potenza. Oggetto di tanta premurosa attenzione furono il figlio del fratello Bartolomeo, Leonardo, che s'imparentò col re di Napoli Ferrante d'Aragona, sposandone una figlia naturale, e ottenne in feudo nel 1472 il ducato di Sora (che alla sua morte passò al cugino Giovanni); e i figli dell'altro fratello Raffaele, cioè Giuliano, fatto cardinale (poi papa Giulio II), Bartolomeo (m. 1494), creato vescovo di Massa (1472) e poi di Ferrara (1474), e Giovanni (v.) che s'imparentò coi Montefeltro duchi di Urbino. Il figlio di questo, Francesco Maria, nel 1508 successe allo zio Guidobaldo I nel ducato, che fu così assicurato ai Della Rovere. Tale signoria durò fino al 1631, quando Urbano VIII, dopo avere con continue pressioni amareggiato gli ultimi anni di vita di Francesco Maria II, riuscì per la morte di quest'ultimo a ottenere la devoluzione del ducato allo stato della Chiesa. La famiglia s'estinse nel 1696, con la morte di Vittoria.