In geomorfologia, depositi dovuti alle acque di fusione dei ghiacciai. I principali sono quelli che si rinvengono nella zona antistante il fronte glaciale ( depositi proglaciali) e quelli che si formano nelle zone laterali del ghiacciaio e durante le fasi di deglaciazione ( depositi di contatto glaciale). Si indicano con il nome di esker rilievi allungati, alti circa 50 m, larghi fino a un centinaio di metri e lunghi alcuni km, presenti nelle piane di inlandsis, che si formano per il riempimento delle gallerie scavate dai torrenti al di sotto del ghiacciaio. I kame sono dei depositi che si formano nelle zone laterali del ghiacciaio, quando le acque che scorrono tra ghiacciaio e versanti riescono ad accumulare grossi quantitativi di detriti, che formano terrazzi quando la massa ghiacciata si scioglie.
Il termine sandur indica la pianura proglaciale, sulla quale le acque di fusione del ghiacciaio, espandendosi, danno luogo a una serie di depositi, ripresi dalle morene, che presentano tutti gli aspetti tipici dei depositi fluviali.