DERBENT (A. T., 73-74)
Città della Transcaucasia, nella repubblica autonoma sovietica del Daghestan, situata lungo la costa occidentale del Mar Caspio; a settentrione della stretta formata dall'estremità orientale del Caucaso che giunge qui fin sul mare. Il suo nome, di origine persiana, significa "gola montana"; gli Arabi la dissero Bāb al-abwāb o "Porta delle Porte"; i Turchi, Demir Kapu o "Porta di ferro". Denominazioni che tutte stanno a indicare l'importanza della sua posizione geografica, poiché Derbent domina e controlla le vie che conducono dalla Russia sudorientale alle terre transcaucasiche e alla Persia. Perciò il suo possesso fu sempre ambito. I Russi la conquistarono una prima volta sotto Pietro il Grande (1722) e poi definitivamente nel 1813. Fino alla costruzione della ferrovia Rostov-Baku Derbent conservava, oltre alla cittadella, posta sul fianco della montagna, due muraglie che scendevano fino al mare, prolungandosi poi sott'acqua: ma sono state demolite per far passare la ferrovia. Derbent non possiede un vero porto, ma solo una rada aperta a tutti i venti; il movimento commerciale marittimo è abbastanza attivo. Conta attualmente circa 23.000 ab., divisi in molteplici sette religiose.