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DEVONSHIRE

di Wallace E. WHITEHOUSE, Lucio Villari - Enciclopedia Italiana (1931)
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DEVONSHIRE (A. T., 47-48)

Wallace E. WHITEHOUSE
Lucio Villari

Contea inglese, caratteristica per le sue bellezze naturali; fa parte della penisola sud-occidentale. Il Canale di Bristol e la Manica la cingono rispettivamente a N. e a S.; a occidente confina con la Cornovaglia; a oriente per gran parte con la contea di Somerset e per una piccola parte con quella di Dorset. Il Devon, inclusa l'isola Lundy nel Canale di Bristol ha una superficie di 6764 kmq., in gran parte collinosa; si trova peraltro anche qualche zona piana poco estesa sulla costa meridionale e in alcune delle maggiori vallate. L'Exe (86 km.) appartiene, nel corso medio e inferiore, al Devonshire; altri corsi d'acqua notevoli sono il Torridge, il Taw, il Dart, il Teign, che scorrono con l'intero corso entro i confini della contea; il Tamar ne segna per gran parte il confine con la Cornovaglia. La Dartmoor Forest, che si erge nella parte meridionale della contea e dalla quale si diramano numerosi corsi d'acqua, costituisce il maggiore massiccio granitico dell'Inghilterra e forma un altipiano, dall'altezza media di poco più che 500 m. s. m., con numerose cime a cui la degradazione atmosferica ha dato le forme più bizzarre: le più elevate sono l'High Willhays (621 m.) e l'Yes Tor (618 m.). Tutto questo territorio, che contiene numerosi avanzi preistorici, d'inverno è una regione inospitale, con frequenti nevicate, piogge e nebbie. Nel N. del Devon s'innalza la parte occidentale dell'Exmoor Forest, altipiano costituito di rocce devoniche, che raggiunge la costa con rocce a picco alte più di 120 m. Rocce devoniche si trovano pure a sud della Dartmoor Forest. All'est e anche lungo il basso corso dell'Exe il terreno pianeggiante è costituito di rocce permiche, triassiche e di formazioni più recenti. Tra la Dartmoor e l'Exmoor Forest, affiorano scisti e arenarie dure, che dànno origine a un terreno ondulato e boschivo, con alcuni letti d'antracite di qualità inferiore, presso Bideford. Nelle vicinanse di Torquay si trova pietra calcarea e marmo; si estraggono pietre da costruzione, nonché piccole quantità di stagno, rame, arsenico, piombo e ferro. Più importanti sono i giacimenti delle varie specie di argilla, per porcellane, per terrecotte, per pipe. Barnstaple, Bideford, Bovey Tracy, Watcombe fabbricano diversi tipi di terrecotte. Ma le industrie hanno in genere poca importanza; tuttavia a Tiverton e a Honiton si fabbricano merletti e in centri minori si producono articoli di lana grezza, carta, guanti e scarpe. Benché la pesca nel Devon sia meno abbondante che in Cornovaglia, Brixham (7770 ab.), a sud di Torquay, è rinomata per le sardelle e gli sgombri. Il Devon ha un'importante produzione di latticinî. Gran parte del territorio è a orti, e il sidro (vino di mele) del Devonshire è di fama mondiale. Il Devonshire ha 702.000 ab. (calcolo del 1926; cens. del 1921, ab. 709.614); tra le città si ricordano: Plymouth (202.700 ab.), uno dei porti più attivi della Gran Bretagna, Exeter (60.990 ab.); Devonport (81.000 ab.), arsenale e centro navale notevole, Torquay (39.400) e Ilfracombe (11.770 ab.), frequentate stazioni balneari; Barnstaple (15.500 ab.).

Storia. - Fu occupata dai Sassoni ai primi del sec. VIII e poi incorporata nel regno di Wessex. Nel sec. IX vi furono lotte fra gli abitanti del Devonshire e i Britanni della Cornovaglia; i tentativi d'invasione dei Danesi furono respinti. Al tempo della conquista normanna il Devonshire, essendo ostile ad Aroldo, non offrì seria resistenza agl'invasori, onde molte famiglie sassoni conservarono le loro terre, sebbene alcuni grandi feudi detti honours fossero concessi a Normanni. I marinai del Devonshire furono sempre celebri per il loro ardimento e si segnalarono nella guerra contro gli Spagnoli al tempo di Elisabetta e nelle spedizioni nelle Americhe. Molte navi furono armate nel Devonshire. Nella guerra civile il Devonshire parteggiò in genere per il Parlamento, ma cercò di restare in pace, e nel 1643 concluse un accordo con la Cornovaglia per la neutralità, rimasto in vigore fino alla cattura di Dartmouth ed Exter nel 1646. Sotto Giacomo II fu teatro del tentativo di ribellione del duca di Monmouth nel 1685, e, dopo la sua cattura, dell'aspra repressione (le Bloody Assizes "Assisi sanguinose" del giudice Jeffreys). Nel 1688 Guglielmo d'Orange sbarcò a Torbay nel Devonshire e fu accolto con entusiasmo a Ford e Exeter, donde marciò su Londra.

Bibl.: G. C. Boare, Devonshire bibliography, Londra 1883; W. R. Drake, Devonshire Nots and Noteletes, Londra 1888; R. N. Worth, History of Devonshire, 2ª ed., Londra 1895. Victoria Country History: Devonshire; A Handbook for Travellers in Devon, nella raccolta John Murray (Londra 1895, segg.).

Conti e duchi di Devonshire. - Famiglia inglese. Charles Blount, barone Mountjoy (1563-1606), fu per primo creato conte di Devonshire nel 1603, per i servizî resi nella repressione d'una ribellione in Irlanda. William Cavendish di Hardwicke nel Derbyshire (1552-1625-6), deputato, sceriffo del Derbyshire, creato barone Cavendish of Hardwicke nel 1605, fu uno dei primi colonizzatori della Virginia ed ebbe concessioni nelle isole Bermude. Nel 1616 ereditò dal fratello la tenuta di Chatsworth e nel 1618 fu creato conte di Devon (o di Devonshire). William, 4° conte (1640-1707), fu avversario di Carlo II e di Giacomo II e della loro politica cattolica, e subì persecuzioni. Ritiratosi in campagna, si dedicò alla costruzione del nuovo castello di Chatsworth, che divenne uno dei più spleudidi dell'Inghilterra. Nel 1668 fu uno dei firmatarî dell'invito a Guglielmo d'Orange, al quale, venuto in Inghilterra, rese importanti servizî. Divenuto conte di Devonshire per la morte del padre nel 1684, fu creato nel 1694 duca di D. e marchese di Hartington. Durante l'assenza del re dall'Inghilterra, fu uno dei lords justices per l'amministrazione del regno. Nel 1706 negoziò l'unione dell'Inghilterra con la Scozia. Morì il 18 agosto 1707. William, 4° duca, fu primo ministro nel 1756-57. William, 5° duca (1748-1811), sposò nel 1774 Georgiana, figlia del conte Spencer, donna bellissima e coltissima, autrice di versi, amica e protettrice di letterati, fra cui il Johnson; dopo la morte di lei, sposò nel 1806 Elizabeth, figlia del conte di Bristol, celebre per bellezza e cultura, la quale, dopo la morte del marito, si stabilì a Roma; fu generosissima patrona degli artisti, fra cui Canova e Thorwaldsen, e curò la pubblicazione di sontuose edizioni di classici latini. Victor Cavendish, 9° duca, nato il 31 maggio 1868, fu deputato liberale-unionista per il Derbyshire (1901-08), segretario finanziario del Tesoro (1903-05), civil lord dell'Ammiragliato nel Ministero di coalizione (1915-16), governatore generale del Canada dal 1916 al 1921, ministro delle Colonie nel primo ministero Baldwin (1922-24). È uno dei maggiori latifondisti dell'Inghilterra.

Bibl.: J. Grove, Lives of the Earls and Dukes of D., Londra 1764; Kennet, William Duke of D. with some memoirs of the family of Cavendish, Londra 1708 e 1737.

Vedi anche
Cornovaglia (ingl. Cornwall) Antico ducato dell’Inghilterra, il cui territorio forma la sezione continentale dell’odierna contea di Cornwall and the Isles of Scilly (3563 km2 con 531.700 ab. nel 2007); comprende l’estrema penisola sud-occidentale (lunga 120 km) dell’Inghilterra. Confina a NE con il Devonshire e ... Wessex Regno dei Sassoni occidentali (West Saxons), stabilitisi nel Hampshire al principio del 6° sec. d.C. Le origini del regno sono assai incerte, e malsicuri i rapporti di parentela tra Cerdic e Cynric, i primi re menzionati dalla Cronaca anglosassone. Ceawlin ottenne vittorie sui Gallesi (571 e 577) e forse ... còrnico Lingua celtica del gruppo britannico. Parlata anticamente nelle contee di Cornovaglia, Devon e West-Somerset, il c. è considerato di fatto estinto nel 18° secolo. Nel Novecento si è dato vita a un c. moderno, parlato oggi da alcune centinaia di individui, ricostruito su testi letterari (13°-16° sec.) ... Galles (ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale di Bristol a S, dal Canale di San Giorgio a O. Ad E il confine con l’Inghilterra, che risale alla ...
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