(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze posteriori di una divinità chiamata D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religione romana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità della terra; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al quinto miglio della Via Portuense, in un tempio di cui restano ruderi. Al suo culto erano addetti gli Arvali che la celebravano in maggio nella festa degli Ambarvalia.