diatesi
Predisposizione costituzionale verso alcune patologie o condizioni fisiologiche. A seconda dei contesti in cui è stato utilizzato, il termine diatesi assume connotazioni diverse. Nella medicina clinica contemporanea, viene solitamente declinato con un aggettivo per indicare particolari tendenze patologiche dell’organismo (diatesi essudativa, diatesi emorragica). È comunque un concetto di antica origine, essendo già presente nella medicina ippocratica, che con diatesi indica la diversa miscela degli elementi (flegma, sangue, bile gialla e bile nera) che compone un individuo e ne influenza il carattere, dal punto di vista sia psicologico, sia fisiologico. Il concetto di diatesi è stato poi riproposto e reinterpretato nel corso della storia della medicina in diversi ambiti, dalla genetica alla biotipologia all’omeopatia, per indicare l’esistenza di componenti innate (e in alcuni casi ereditarie) dell’organismo che possono interagire con l’ambiente esterno facilitando lo sviluppo di alcune patologie.