dichiarazione anticipata di trattamento
loc. s.le f. Atto formale con il quale si esprime la propria volontà in merito ai trattamenti sanitari da ricevere in caso di malattia, qualora non si fosse più in grado di intendere e di volere.
• Unioni civili, migranti, «fine vita» sono stati bandierine di posizionamento politico ed elettorale tra schieramenti; e nello stesso schieramento, e magari partito, tra questa e quella componente o fazione, per ragioni che niente avevano a che fare con la materia a contendere. Una legislatura su questo terreno potentemente di malafede. Persino sul «fine vita», le dichiarazioni anticipate di trattamento, dove una cornice valoriale condivisa si andava profilando, hanno avuto la meglio le pseudo ragioni della peggiore politica di posizionamento. (Eugenio Mazzarella, Unità, 26 gennaio 2014, p. 5, Politica) • E sull’eutanasia? «Non ho un’idea chiara, ma in Friuli abbiamo inserito la dichiarazione anticipata di trattamento nella tessera sanitaria. Un atto simbolico ma importante. Bisogna affrontare il tema del fine vita» (Debora Serracchiani intervistata da Alessandro Trocino, Corriere della sera, 15 marzo 2015, p. 11, Politica) • Due percorsi distinti. Per dichiarazioni anticipate di trattamento ed eutanasia sono stati separati i cammini d’esame da parte delle Commissioni parlamentari sui disegni di legge depositati attorno al tema fine vita. (Francesca Lozito, Avvenire, 10 marzo 2016, p. 16, È vita).
- Composto dal s. f. dichiarazione, dal p. pass. e agg. anticipato, dalla prep. di e dal s. m. trattamento.
- Già attestato nella Repubblica del 19 dicembre 2003, p. 8.
> biotestamento, Dat.