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Siloé, Diego de

Enciclopedia on line
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Architetto e scultore (Burgos 1495 circa - Granada 1563); figlio di Gil. Completò la sua formazione con un soggiorno in Italia, dove recepì, oltre ai modi della tradizione fiorentina quattrocentesca, le novità emergenti dall'ambiente romano (Michelangelo, Raffaello). A Napoli, socio di B. Ordóñez, lavorò alla pala marmorea della cappella Caracciolo di Vico in S. Giovanni a Carbonara (1517) e di sua mano è il tondo con la Madonna col Bambino in S. Giorgio Maggiore e la Madonna col Bambino in gloria nel duomo. Dal 1519, nuovamente a Burgos, lavorò nella cattedrale, fondendo il sentimento classico della bellezza, la dolcezza e l'armonia della linea con elementi patetici e realistici tipicamente spagnoli: realizzò, tra l'altro, il sepolcro del vescovo Acuña, con chiari riferimenti alla tomba di Sisto IV del Pollaiolo, e l'Escalera dorada (1519-23), espressione della sua straordinaria immaginazione nella decorazione con putti, motivi fitomorfici e fantastici. Dal 1523 collaborò con Vigargny ai retablos lignei nella cappella della Connestabile della cattedrale di Burgos e nella chiesa di Santiago de la Puebla, vicino a Salamanca. Dopo il progetto della torre di S. María del Campo (1527) a Burgos, l'attività di S. si svolse prevalentemente in campo architettonico, a Salamanca (facciata e cortile del collegio degli Irlandesi, eseguiti da Juan de Alava, 1529-49) e soprattutto a Granada, dove dal 1528 portò a termine la costruzione di S. Jerónimo e progettò la nuova cattedrale. In gran parte costruito prima della morte di S., questo grandioso edificio, sorto sul luogo dell'antica moschea, innesta sulla pianta basilicale della navata una rotonda absidale con chiare assonanze simboliche e strutturali con l'architettura tardoantica e rinascimentale, mantenendo nel deciso classicismo un'accentuata verticalità di matrice gotica.

Vedi anche
Annibale Caccavèllo Scultore (n. forse Napoli 1515 circa - m. ivi 1570), il maggiore di una famiglia di scultori e scalpellini originarî di Massa Lubrense. Discepolo di Giovanni da Nola, il C. è una delle più singolari figure dell'industria artistica napoletana del 16º sec.: padrone del proprio mestiere, si abbandonò spesso ... Giovanni Marigliano da Nola Scultore e architetto (Nola 1488 - Napoli 1558). Formatosi sulle opere napoletane di A. Rossellino e di Benedetto da Maiano, guardò anche alle soluzioni romane di A. Sansovino (monumento funerario del viceré Cardona a Bellpuig, 1525 circa). Sensibile al manierismo michelangiolesco, conosciuto attraverso ... Naccherino, Michelangelo Scultore (Firenze 1550 - Napoli 1622). Allievo a Firenze del Giambologna, ne trascrisse i moduli in un'ampia produzione per la quale si avvalse anche di una operosa bottega. Nel 1573, dopo una permanenza in Sicilia, si stabilì a Napoli, dove, nominato scultore di corte, scolpì con grazia decorativa monumenti ... Sanfelice, Ferdinando Architetto e pittore (Napoli 1675 - ivi 1748). Allievo di F. Solimena, poco rimane della sua attività pittorica mentre più nota e felice è quella di architetto, svolta prevalentemente a Napoli. Dei numerosi apparati effimeri, realizzati a partire dal 1702, rimangono numerosi disegni e incisioni che mostrano ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • RINASCIMENTALE
  • FIORENTINA
  • SALAMANCA
  • GRANADA
  • MOSCHEA
Vocabolario
diègo
diego diègo s. m. [forse dal nome proprio di persona] (pl. -ghi). – Nome region. (Italia centr.) del pettirosso.
silo
silo s. m. [dallo spagn. silo, che, come il provenz. ant. sil, è dal lat. sirus, gr. σιρός o σειρός «granaio»] (pl. sili o, alla spagnola, silos). – 1. Costruzione destinata alla conservazione di foraggi, derrate, prodotti deperibili, e...
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