Uomo politico inglese (Madrid 1612 - Chelsea 1677), primogenito di John. Nei parlamenti del 1640, fu attivamente contrario alla corte partecipando anche al comitato di accusa contro Strafford; ma nel 1641 mutò atteggiamento e si oppose alle riforme sulle prerogative reali e all'abolizione dell'episcopato. Carlo I, per sottrarlo agli attacchi dei parlamentari, lo trasferì alla Camera dei Lord il 9 febbraio 1641. Aderì al partito della regina, divenendo ascoltato consigliere del re: e a lui si fa risalire la responsabilità dell'aggravarsi della situazione, attribuendosi al suo estremismo l'ispirazione di alcuni dei gesti meno concilianti di Carlo. Prese parte alla guerra civile battendosi a Edgehill; e pur tra i contrasti col principe Rupert, fu segretario di stato (sett. 1643) e poi (ott. 1645) luogotenente generale dell'esercito del Nord. Sconfitto, fuggì in Francia, dove partecipò alle guerre della Fronda. Proscritto dalla Francia per aver intrigato ai danni del cardinale Mazzarino, si recò nei Paesi Bassi e si legò di amicizia con Don Giovanni d'Austria. Carlo II, in esilio, lo nominò segretario di stato, ma lo destituì per la sua conversione al cattolicesimo. Negli ultimi anni scrisse drammi e poesie.