Matematico greco vissuto in Alessandria verso il 250 d. C. Ci rimangono di lui, oltre a un libro sui Numeri poligonali, i primi sei libri di Aritmetica (gli altri sette sono andati perduti). D. è da considerarsi l'iniziatore del calcolo algebrico, da lui spinto fino alla risoluzione numerica delle equazioni di 2º grado. È probabile che l'opera di D. sia stata il punto di partenza dell'algebra araba, ed è certa la sua influenza sulla scuola algebrica italiana (R. Bombelli scoprì, tradusse e commentò i primi cinque libri dell'Aritmetica). Alcuni termini algebrici tuttora in uso derivano da D.: per es. il termine potenza. La maggior parte dei problemi di D. sono di analisi indeterminata: egli infatti cercava le soluzioni intere (o razionali) delle equazioni. È rimasto il nome di equazioni diofantee alle equazioni lineari, a coefficienti interi, di cui si chiedono le soluzioni in numeri interi; va anche sotto il nome di analisi diofantea l'analisi indeterminata.