Uomo politico, amatore d'arte, letterato (Napoli 1406 circa - ivi 1487). Partigiano fedele di Alfonso I d'Aragona, lo accompagnò alla conquista di Napoli (1442), e fu consigliere e ministro del successore Ferrante il Vecchio. Nel 1466 si fece costruire un sontuoso palazzo, tra i più insigni del Rinascimento a Napoli, dove raccolse numerose opere d'arte. Lasciò 8 "memoriali" di contenuto morale e politico, fra cui il Memoriale sui doveri del principe (tradotto in latino da G. B. Guarino e stampato nel 1668 col titolo De regis et boni principis officio), in cui sono esposte idee, in parte nuove, sull'utilità del commercio, sull'armonia tra entrate e spese pubbliche e sull'ordinamento tributario.