Patriota e uomo politico (Macerata 1810 - Roma 1885); medico insigne, di tendenze moderate, fu membro (1848) del Consiglio dei deputati dello stato pontificio; contrario all'idea di un'Assemblea costituente, rifiutò di presentarsi alle elezioni del 1849. Rimasto a Roma, compì frequenti e lunghi viaggi in Piemonte e all'estero, e si legò di viva amicizia con Cavour, dal quale ebbe l'incarico (1861) di trattare, in collaborazione col padre C. Passaglia, le basi di un accordo con la Santa Sede per la soluzione della questione romana. Deputato per l'8a legislatura, senatore (dal 1873), scrisse tra l'altro: L'idea italiana nella soppressione del potere temporale dei Papi (1884) e L'ultimo tentativo del Cavour per la liberazione di Roma nel 1861 (1885).