Giurista (Pescia 1867 - ivi 1950). Fu tra i fondatori della scuola positivista italiana di diritto internazionale, sostenitrice di una distinzione tra aspetti giuridici e politico-morali delle relazioni tra Stati. Insegnò diritto internazionale nell'Istituto di scienze sociali di Firenze e nelle univ. di Palermo, Bologna, Roma. Nel 1919 fece parte della delegazione italiana alla Conferenza della pace di Parigi. Giudice (dal 1921) della Corte permanente di giustizia internazionale dell'Aia, di cui fu anche presidente (1928-30). Socio naz. dei Lincei (1926) e accademico d'Italia (1929). Fondò con Arturo Ricci Busatti la Rivista di diritto internazionale (1906), di cui fu direttore.
Tra le sue opere: La codificazione del diritto internazionale privato (1894); Studi critici del diritto internazionale privato (1898); Teoria generale della responsabilità dello stato nel diritto internazionale (1902); Il diritto internazionale nei giudizi interni (1905); Corso di diritto internazionale (1912; 4a ediz., 1955).