GARD, dipartimento del (A. T., 35-36)
Dipartimento francese che prende nome da un affluente di destra del Rodano, il Gard, che lo attraversa nella sua parte centrale, mentre il Rodano ne segna quasi per intero il confine orientale. Il dipartimento è compreso fra le pendici meridionali delle Cevenne e il Mediterraneo; ha un'area di 5881 kmq. Il capoluogo è Nîmes. Presenta un rilievo molto vario: a NO. le Cevenne, di natura granitica e scistosa (1567 m. a l'Aigoual), coi fianchi tormentati da solchi di erosione e da frane; il margine delle Cevenne è invece costituito da una zona liassica fertile; all'estremità occidentale del dipartimento si estende la Causse de Mondardier e il piede della Montagna della Séranne: Seguono le Garrigues, altipiani di calcare cretacico, carsici, coperti di una magra boscaglia cedua di querce e coltivati solo sui lembi di terreno terziario. Verso il delta del Rodano la Coustière separa le colline terziarie dalla piana, con una serie di terrazze coperte di alluvioni plioceniche: in questa zona sorse Nîmes. Oltre al Gard e al Rodano, altri corsi d'acqua importanti sono il Cèze, a N., che affluisce pure al Rodano, e il Vidourle a SO. Salvo che nell'alta montagna verso l'Aigoual il Gard ha clima mediterraneo. Ma d'inverno è battuto dal mistral, vento gelido che soffia dalle Cevenne erso la Bassa Linguadoca e abbassa fortemente la temperatura. La piovosità aumenta con l'altitudine: dai 660 millimetri registrati a Nîmes a più di 1010 all'osservatorio dell'Aigoual. Nella montagna, percorsa e devastata dagli ovini e che si va attualmente rimboscando, domina un tipo di economia montano-mediterranea e vi si pratica la transumanza. Nelle Garrigues e specie nel solco che forma la bordura delle Cevenne e nella Coustière, là dove la vigna ha guadagnato sempre più terreno, domina un'economia mediterranea di pianura. La vite (4 milioni di hl. di vino nel 1925) e il gelso sono le principali ricchezze agricole del Gard; ma vi si producono anche frumento, avena, ecc. Numerosi gli ovini (più di 200.000) e i caprini (33.000).
Il sottosuolo è assai ricco: sul margine del massiccio antico lungo una serie di faglie si trovano dei bacini carboniferi; dai calcarei cretacei si estrasse un tempo del ferro, venne inoltre segnalata l'esistenza di giacimenti di rame, zinco e argento. Nel 1924 il Gard ha prodotto 1.775.000 tonn. di carbone. Le saline, che coprono 11.000 ettari di terreno, forniscono 500.000 q. di sale ogni anno. L'industria mineraria è attiva nel bacino del Cèze (Bessèges); quella trasfomatrice si sviluppa ad Alais, Nîmes; le industrie chimiche, le concerie, le cartiere, le distillerie dànno vita ad Anduze, Uzès e le Vigan. Ma l'industria più importante è quella della seta (49 filande, che hanno prodotto, nel 1925, 150.000 kg. di seta filata), i cui centri sono Alais, celebre per le tramettes, e Nîmes. Da 275.000 ab. nel 1801, la popolazione del Gard è salita a 406.815 ab. nel 1931. Le città principali sono: Nîmes (82.775 ab.; v.), Alais (36.400 ab.; v.), le Vigan (4220), Bessèges, Pont-Saint-Esprit, piccole città industriali e centri di traffici.