In agraria e in silvicoltura, sradicamento di alcune piante, in una piantagione troppo fitta, eseguito per favorire lo sviluppo delle piante che restano. Si opera anche sulle piante fruttifere, o asportando rami per arieggiare la chioma, o togliendo una parte dei frutti, affinché quelli che rimangono ingrossino e maturino meglio: quest’ultimo tipo di d. si pratica per il pesco, il pero e per certe uve da tavola (si lasciano soltanto pochi chicchi per grappolo); in certi casi si sopprimono anche i bottoni fiorali o i fiori.