Dirichlet
Dirichlet Johann Peter Gustav (Düren, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1805 - Göttingen 1859) matematico tedesco (il vero cognome è Lejeune Dirichlet). Dopo aver completato l’educazione scolastica in Germania, frequentò l’università a Parigi e fu in contatto con i maggiori matematici dell’epoca (Laplace, Fourier, Legendre, Cauchy, Poisson). Tornato in Germania, anche su sollecitazione di Alexander von Humboldt, insegnò all’università di Berlino dal 1831 (anno in cui sposò Rebecca Mendelssohn, figlia del compositore F. Mendelssohn-Bartholdy) e nel 1855 succedette a Gauss all’università di Göttingen, dove diede vita a un’importante scuola (Kronecker, Dedekind, Riemann). Diede fondamentali contributi alla teoria dei numeri, applicando per primo ai problemi aritmetici la teoria delle funzioni analitiche e l’uso di serie che da lui prendono il nome. In analisi, svincolò il concetto di funzione da quello della sua rappresentazione analitica, definendone la continuità in termini moderni; fissò i criteri di convergenza per le serie trigonometriche (integrale di Dirichlet) e stabilì condizioni rigorose per lo sviluppo di una funzione in serie trigonometriche. In fisica matematica, sviluppò la teoria del potenziale e formulò il teorema dell’equilibrio di un sistema materiale. La sua opera principale Vorlesungen über Zahlentheorie (Lezioni di teoria dei numeri) fu pubblicata postuma nel 1863 a opera di Dedekind.