disegnare
Usato nel senso di " delineare ", " raffigurare ", " dipingere ". S'incontra tre volte consecutive nello stesso capitolo della Vita Nuova: disegnava uno angelo sopra certe tavolette; e mentre io lo disegnava, volsi li occhi (XXXIV 1); e poco più oltre (§ 3): ritornaimi a la mia opera, cioè del disegnare figure d'angeli, dove il raffigurare non preclude l'idea del dipingere e colorire. Che un senso non escluda l'altro è dimostrato anche in Pg XXXII 68 come pintor che con essempro pinga, / disegnerei com'io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga, dove i due termini sostanzialmente si equivalgono. Per il concetto di questi versi si ricordi Giacomo da Lentini Meravigliosamente 4 ss. " Com'om che pone mente / in altro exemplo pinge / la simile pintura ".
In Pg XXII 74 i due momenti del d., ovvero " delineare " la figura, e il colorarla, come operazione successiva che dà all'immagine maggiore efficacia e compiutezza, sono distinti chiaramente: ma perché veggi mei ciò ch'io disegno, / a colorare stenderò la mano. Le due operazioni sono indicate in modo distinto anche per riguardo agli strumenti adoperati: lo stile, o verghetta di piombo e stagno per il disegno, e il pennello per il dipingere vero e proprio: Qual di pennel fu maestro o di stile / che ritraesse l'ombre e' tratti ch'ivi / mirar farieno uno ingegno sottile ? (Pg XII 64-66). Nei richiami di questo e di altri passi (Pg XXIX 74-75, Pd XXIV 26-27) è parso agl'interpreti antichi e moderni di poter riconoscere gli elementi di un'esperienza tecnicamente consapevole e precisa anche nell'uso dei termini.
Bibl. - Per i rapporti di D. con l'arte del disegno, v. anzitutto Arti Figurative e Commedia: Illustrazioni. Cfr. inoltre C. RICCI, D. e le arti del disegno, in Cogliendo biada o loglio, Firenze 1924, 65-90; G. Fallani, D. e le arti figurative, in " Cultura e scuola " 13-14 (1965) 198-206. Per l'illustrazione del passo della Vita Nuova cfr. Zingarelli, Dante 160-161, e le notizie ivi riportate dal Cennini, Il libro dell'arte, Firenze 1859, capp. V e VIII, sulla difficile arte del disegno su tavolette.