In anatomia, ogni estroflessione cava di organi cavitari (per es., l’appendice vermiforme dell’intestino). In anatomia patologica, estroflessione a fondo cieco, congenita o acquisita (per es., d. esofageo, intestinale ecc.). In caso di ristagno di materiali si può assistere a fenomeni infiammatori ( diverticolite). D. esofageo Frequente nel tratto iniziale dell’esofago, può provocare disfagia; si diagnostica con certezza solo attraverso l’indagine radiologica o endoscopica. D. intestinale La forma più frequente è il d. di Meckel (➔ Meckel, Johann Friedrich, il Giovane). D. vescicali Veri, se c’è estroflessione totale della parete vescicale; falsi, se si estroflette solo la mucosa attraverso i fasci muscolari.
Uno dei metodi di cura chirurgica dei diverticoli è la diverticolopessia, rivolta a inibire il ristagno dei vari materiali, mediante fissazione del fondo.