dīwān Vocabolo d’origine persiana, passato poi nelle lingue europee con diversi significati (in it. ha avuto due diversi esiti: divano e dogana). Indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di Stato, poi designò qualsiasi pubblico ufficio amministrativo, in particolare, nell’Impero Ottomano, fu sinonimo di consiglio, specie come Consiglio dei ministri.
In Africa settentrionale e in Spagna aveva anche, già nel 12° sec., il significato particolare di ufficio e magazzino della ‘dogana’; e dal semplice arredo degli uffici orientali costituiti soprattutto da sofà, nacque il senso del nostro ‘divano’.
Infine dal significato di ‘registro’, il vocabolo assunse anche, in Oriente, l’accezione di raccolta o canzoniere di un dato poeta (e in tale accezione si può ricordare il West-Östlicher Diwan di Goethe).