DNESTR (XIII, p. 76)
Nel corso della seconda Guerra mondiale, dopo i vittoriosi combattimenti tedeschi contro le truppe di copertura sovietiche in Galizia, le armate del maresciallo von Rundstedt, nella loro rapida avanzata verso l'Ucraina, e le armate romene schierate sul Prut, si trovarono di fronte l'ostacolo del Dnestr; ma fu subito chiaro che i Sovietici non intendevano attestarvisi a difesa, benché il corso inferiore del fiume, ove la sponda orientale è ripida ed alta, fosse accompagnato dall'ultimo tratto della linea "Stalin".
Il 3 luglio infatti, le truppe tedesco-magiaro-romene avanzarono senza incontrare a nord serie resistenze; una certa reazione, invece, incontrarono tra il Prut e il basso corso del Dnestr, nella regione di Cetatea Albǎ, ove il fiume, allargandosi prima di sfociare, forma il lago Liman; ma fu ben presto superata. Il 7 luglio i Romeni e gli Ungheresi raggiunsero il corso superiore del Dnestr in Bucovina e occuparono Cernǎuţi e Chişinǎu (15 luglio 1941), mentre truppe romene dell'estrema ala destra occupavano l'estuario del fiume e si preparavano a marciare su Odessa. Il 12 luglio il Dnestr fu passato in parecchie località.
Su questo fiume si ebbe un breve periodo di operazioni nel marzo 1944, alla fine della grande offensiva invernale sovietica 1943-44. Le truppe romene in ritirata tentarono di arrestare l'avanzata nemica sul Dnestr e a nord di Bǎlţi, ma senza risultato e, il 19 marzo, i sovietici passarono il fiume. Bǎlţli fu sgomberata dai Romeni il 26 marzo.