dogma centrale
Dogma della biologia molecolare, secondo cui l’informazione genetica fluisce dal DNA all’RNA e alle proteine, ma non può andare in direzione inversa. Fu proposto nel 1958 da Francis Crick, uno degli scopritori della struttura a doppia elica del DNA. Quando Crick propose il termine dogma, non intendeva che la direzione del flusso fosse una verità incontestabile. Negli anni immediatamente successivi, tuttavia, la gran parte dei biologi molecolari fu convinta di questo. Nel decennio successivo, Howard M. Temin avanzò l’ipotesi che alcuni virus capaci di provocare tumori usassero l’RNA come materiale genetico: suggeriva cioè che essi fossero in grado di trasformare le cellule dopo l’inserzione nella cellula di un DNA copiato dall’RNA virale. Le idee di Temin incontrarono molte resistenze, in particolare perché stava tentando di invertire il dogma, e la sua ipotesi fu accettata solamente molti anni dopo. Il caso dei virus a RNA fa parte dell’insieme di eccezioni al dogma centrale che da allora sono state riconosciute. I retrovirus (virus composti di solo RNA incapsulato) sfruttano il meccanismo di trascrizione inversa (o retrotrascrizione), che consente appunto il trasferimento di informazione dall’RNA al DNA. La retrotrascrizione non è però limitata ai virus, ma avviene anche in altri organismi: gli elementi noti come retrotrasposoni, per es., sono sequenze di DNA che si replicano con la mediazione dell’RNA che producono e che viene retrotrascritto. Più di recente, si è sostenuta l’esistenza dei cosiddetti microRNA e dell’interferenza a RNA, che modificano l’espressione del DNA. Altre importanti eccezioni al dogma centrale sono il meccanismo di metilazione, con il quale viene regolata l’attività del DNA, modificandone l’informazione funzionale senza modificarne la sequenza; e i cosiddetti editing e splicing alternativo, che affidano all’RNA un decisivo ruolo nella produzione degli amminoacidi. Rimane comunque valida una diversa forma del dogma centrale secondo cui l’informazione fluisce unidirezionalmente dagli acidi nucleici alle proteine. L’esistenza dei prioni, proteine capaci di replicarsi modificando la forma di altre proteine dello stesso tipo, senza che sia coinvolta l’informazione genetica del DNA, è stato da alcuni studiosi considerata il più importante punto debole del dogma centrale. Il dogma è stato comunque bersaglio di aspre critiche epistemologiche, perché è stato considerato esempio di riduzionismo e di determinismo genetico, orientando così non solo la considerazione teorica del vivente, ma anche i programmi di ricerca. (*)
→ RNA