DE ROBERTIS, Domenico
Filologo e critico letterario, nato a Firenze il 18 gennaio 1921. Laureato all'università di Firenze sotto la guida di M. Casella con la tesi Cino da Pistoia e la crisi del linguaggio poetico, libero docente (1956) e incaricato di Letteratura latina medievale a Firenze, dal 1963 è professore di Letteratura italiana, dapprima a Cagliari, poi a Pavia, attualmente a Firenze. Dal 1971 è direttore del Centro di studi di filologia italiana dell'Accademia della Crusca e della rivista di tale Centro, Studi di filologia italiana.
Si è dedicato allo studio dello Stilnovo (Il canzoniere escorialense e la tradizione ''veneziana'' dello Stilnovo, 1954; edizione delle Rime di G. Cavalcanti con aggiunta di quelle di Jacopo, 1986), della poesia giovanile di Dante (Il libro della ''Vita Nuova'', 1961, 2ª ed. accresciuta, 1970; edizione commentata della Vita Nuova, 1980) e del Quattrocento (Storia del Morgante, 1958; edizione del Morgante e delle lettere di L. Pulci, 1962; La formazione poetica del Poliziano e le Stanze per la giostra, 1962-63; L'esperienza poetica del Quattrocento, in Storia della letteratura italiana, a cura di E. Cecchi e N. Sapegno, 1966). Si è inoltre occupato di Leopardi (Una contraffazione d'autore. ''Il passero solitario'' di Leopardi, 1976; edizione dei Canti, 1984), di D. Campana (edizione del Taccuinetto faentino, 1960; dei Canti orfici, 1973) e di G. Ungaretti, di cui ha pubblicato (1984) il carteggio con G. De Robertis, con un'appendice di redazioni inedite di poesie.
Lo specifico interesse per le problematiche legate alla tradizione manoscritta dei testi letterari è testimoniato dai numerosi saggi pubblicati in riviste e periodici e nel volume Editi e rari. Studi sulla tradizione letteraria tra Tre e Cinquecento (1978). Altri saggi, da Abelardo a Manzoni, sono raccolti in Carte di identità (1974).