DRAGONETTI, Domenico
Contrabbassista, nato a Venezia il 7 aprile 1763, morto a Londra il 16 aprile 1846. Pressoché autodidatta, iniziò la sua carriera in vari teatri e nei pubblici ritrovi veneziani. Né trascurò di dar saggio come compositore scrivendo concerti, sonate e quartetti nell'esecuzione dei quali ultimi usava sostenere sul suo strumento la parte del violoncello. Nella pratica dello strumento da lui favorito gli avevano molto giovato il consiglio e gli ammaestramenti del Berini, al quale succedette nel 1787 come contrabbassista della Cappella di San Marco Recatosi nel 1794 a Londra, si produsse destando universale plauso, tanto che venne subito scritturato come contrabbasso del teatro reale e nei concerti di corte. A Londra contrasse preziose amicizie e fu per moltissimi anni compagno e intimo del violoncellista Lindley, insieme col quale dava frequentemente concerti; a Londra conobbe anche J. Haydn. Con questo s'incontrò anche in seguito, nel 1808-09, quando ebbe occasione di recarsi a Vienna, dove tuttavia non esplicò come concertista grande attività. Quivi conobbe e confortò con la sua assistenza il Beethoven, del quale serbò sempre un indelebile ricordo. Vecchio di ottantadue anni, prese parte come contrabbassista al festival Beethoven che ebbe luogo a Bonn nel 1845. Il D., per quanto di buonissima indole, fu giudicato alquanto eccentrico. Era grande collezionista di quadri, d'incisioni, di strumenti musicali e di tabacchiere. Il suo favorito strumento (un contrabbasso di Gasparo da Salò) si conserva ancora al museo di San Marco a Venezia: alcune sue partiture si trovano al British Museum.