MAURO, Domenico
Poeta e patriota, nato a S. Demetrio Corone (Cosenza) il 13 gennaio 1812, morto a Firenze il 17 gennaio 1873. Prese attivissima parte ai moti del 1848 a Napoli e in Calabria; esule successivamente nelle Isole Ionie, a Roma - dove nel 1849 partecipò alla difesa della repubblica - e in Piemonte, fu condannato a morte in contumacia (4 febbraio 1853); seguì Garibaldi a Marsala. Rappresentò il collegio di Lucera nella IX e nella X legislatura (1865-1870).
Scrisse molto in prosa e in versi su giornali e riviste; parecchio lasciò inedito. Notevole per i suoi tempi è l'opera in tre parti Concetto e forma della Divina Commedia (Napoli 1862; la prima parte era stata pubblicata con altro titolo a Napoli nel 1840); frutto di un temperamento vivacissimo ma indisciplinato le sue Poesie varie, d'argomento filosofico o patriottico (Napoli 1862-64); ma la sua opera più significativa è la novella in versi Errico (Zurigo 1845; Napoli 1869) a tinte cupe e truci, che è forse il più caratteristico prodotto del byronismo esasperato che improntò di sé il romanticismo meridionale e specialmente il calabrese.
Bibl.: F. De Sanctis, La lett. ital. nel sec. XIX, 8ª ed., Napoli 1927, pp. 74-87, e le note di B. Croce; T. L. Rizzo, Un romantico calabrese esegeta di Dante, in Annuario del R. Liceo ginnasio T. Campanella di Reggio Cal., 1926-27.