Scrittore slovacco (Drienové, Slovacchia Occid., 1913 - Bratislava 1989). Dopo i primi racconti venati di surrealismo (V úzkosti hl´adania "Nell'angoscia della ricerca", 1942; Panna zázračnica "La vergine miracolosa", 1945), passò con il romanzo Farská republika ("La repubblica parrocchiale", 1948) a una narrazione d'impianto realista. Più riflessive e ardite le prose degli anni Sessanta (Prútené kreslá "Le sedie impagliate", 1962; Démon súhlasu "Il demone del consenso", 1963), che per la scrittura fantasiosamente antirealista e la posizione critica verso il regime attirarono su T. critiche e censure, costringendolo, dopo il 1968, all'emarginazione.