dominio di attivazione
Sequenza polipeptidica che attiva la trascrizione quando si trova associata a un dominio che lega il DNA. Le sequenze amminoacidiche che possono fungere da dominio di attivazione sono varie. È tuttavia opportuno tenere presente che in molti domini di attivazione si riscontra una percentuale insolitamente alta di amminoacidi particolari. Molti fattori di trascrizione, per es., hanno domini di attivazione ricchi di amminoacidi acidi, come l’acido aspartico e l’acido glutammico. Tali domini, detti domini acidi di attivazione, costituiscono la maggioranza dei domini di attivazione identificati fino a oggi e sono generalmente in grado di stimolare la trascrizione in pratica di tutti i tipi di cellule eucariotiche. Studi biofisici su modelli di domini acidi di attivazione mostrano che essi sono organizzati in regioni non strutturate, ad avvolgimento casuale, fino al momento in cui interagiscono con una proteina co-attivatrice. Questa interazione induce il dominio di attivazione a ripiegarsi in un’elica anfipatica che entra in contatto con una superficie complementare della proteina co-attivatrice. Altri domini di attivazione sono ricchi in prolina, in altri ancora sono particolarmente numerosi gli amminoacidi serina e treonina, tra loro molto affini. In alcuni domini di attivazione forti non si evidenzia tuttavia una particolare abbondanza di alcun amminoacido specifico. A differenza dei domini di attivazione acidi, relativamente corti e ad avvolgimento casuale, alcuni sono più grandi e più strutturati. I domini che legano il ligando di alcuni recettori nucleari, per es., funzionano come domini di attivazione soltanto quando si legano allo specifico ligando. Si ritiene che il legame con il ligando induca un vasto cambiamento conformazionale che permette al dominio di interagire con altre proteine.