Tusk, Donald Franciszek. – Uomo politico polacco (n. Danzica 1957). Laureatosi nel 1980 in storia presso l’univ. di Danzica, fin dagli anni giovanili si contraddistinse come avversario del regime comunista. Dopo la caduta del regime, T. entrò in parlamento, la prima volta, nel 1991. Durante gli anni Novanta ha militato, con alterne fortune elettorali, in diversi movimenti politici e, nel 2001, ha fondato Piattaforma civica. Nel 2007 T. ha conseguito con il suo partito un importante successo elettorale che gli ha permesso di accedere alla carica di primo ministro, nella quale è stato riconfermato alle elezioni politiche tenutesi nell'ottobre 2011, primo premier a governare per il secondo mandato consecutivo dalla caduta del comunismo. Il 30 agosto 2014 il Consiglio europeo lo ha nominato a succedere a H. Van Rompuy come suo presidente, a settembre si è dimesso dalla carica di primo ministro e il 1° dicembre ha assunto ufficialmente la carica. Rieletto alla presidenza del Consiglio europeo nel marzo 2019, carica ricoperta fino al 30 novembre, alle elezioni europee il suo partito Piattaforma civica ha aderito alla Coalizione europea, composta anche dal Partito popolare polacco, dall'Alleanza della sinistra democratica e dai Verdi, collocandosi con il 38% dei consensi come seconda forza politica del Paese, preceduta dal partito Diritto e Giustizia (43%) del premier J. Kaczyński; analogo risultato è emerso dalle consultazioni politiche svoltesi nell'ottobre successivo, alle quali la forza di opposizione Coalizione civica, comprendente anche la formazione di T., è stata sconfitta (27,4% dei voti) dal partito Diritto e Giustizia, che con il 43,6% dei consensi si è aggiudicato la maggioranza assoluta. Voce tra le più attive dell'opposizione al governo autoritario della destra, nel giugno 2023 l'uomo politico è stato tra gli organizzatori della gigantesca manifestazione di piazza che ha protestato contro una legge volta a interdire gli incarichi pubblici agli esponenti politici sospettati di diffondere influenze russe sulla sicurezza interna. L'incremento dei dissensi contro l'esecutivo al potere è stato evidenziato dai risultati delle elezioni legislative tenutesi a ottobre, svoltesi nel mese di ottobre, alle quali si è registrata una netta flessione del partito di governo Diritto e giustizia (37% circa) , seguito dalla Piattaforma civica di Tusk (31%), dalla Terza via (14%) e da Sinistra (8%), la cui coalizione di maggioranza otterrebbe 248 seggi dei 460 seggi in Parlamento, sufficienti a formare un esecutivo filoeuropeo in netta discontinuità con l’esecutivo del premier uscente Morawiecki, peraltro privo di possibili alleati di governo.