BERTELLI, Donato
Stampatore, editore calcografico e cartografico, mercante di stampe a Venezia in Merzaria, "all'insegna di S. Marco"; noto certamente a Padova perché si sottoscrisse "Donatus Bertellius patavinus", nel 1558 si firmava "Donato de Piero", in seguito più comunemente "Donato Bertelli libraro". Fu spesso confuso con Domenico Bertelli.
Un Domenico, incisore ed editore calcografico, operò a Venezia nel 1590 e, secondo Le Blanc, anche a Roma alla fine del Cinquecento. Il suo excudit con l'indicazione "ad signum Bibliothecae D. Marci" appare in una Madonna del Rosario venerata da frati e suore attribuita al Beatricetto. L'indirizzo editoriale "Venetia alla Libraria del segno di S. Marco in merzaria" compare in una Veduta di Napoli, ad acquaforte, siglata "D. B.".
I limiti dell'attività del B., comunemente fissati dal 1563 al 1574, possono essere dilatati, sulla scorta delle carte da lui edite, al 1558-1592. Nell'anno 1559 frequentava la bottega di Ferdinando Bertelli (col quale non si conoscono i rapporti di parentela) di cui ereditò i rami sostituendovi il suo nome, e il 1° apr. 1571 fu iscritto alla matricola dell'Arte degli stampatori. Iniziò con ristampe di carte, dall'Italia nuova (1558, poi con data alterata in 1569) alla pianta prospettica di Roma (1569), dal Golfo di Venezia (1569) alla Toscana e a Malta, alle tarde carte della Svizzera (1589, ristampa di quella di Ferdinando Bertelli del 1566), della Lombardia e della Marca d'Ancona del 1592. Ma più importanti ancora la serie Le vere imagini et descriptioni delle più belle città del mondo (1569) da lui dedicata a J. J. Fugger von Kirchberg, nuovamente edita nel 1574 con le didascalie tradotte in latino (e per cui una tavola di frontespizio datata 1578, della Bibl. Marucelliana, fa presupporre l'intento di una posteriore edizione) e le carte da invenzione o da derivazione di Natale Bonifacio (Tremiti), Gilles Boileau de Bouillon (Gallia Belgica), van Deventer (Brabante), Giacomo Gastaldi (un planisfero, Sicilia, Piemonte, due carte della Germania, Bacino Danubiano, Grecia, Italia, Lombardia), Pirro Ligorio (due carte della Spagna),Abramo Ortelio (Asia), Egidio Tschudi (Svizzera),Pietro Coppo (Istria) e di anonimi; come anche una carta dell'Europa sud-orientale, dell'Austria e Ungheria, due del Friuli e delle Tremiti, del 1574, anno a cui risale l'edizione della Civitatum aliquot insigniorum et locorum magis munitorum exacta delineatio, raccolta di cinquantuno tavole "Donati Bertelli formis", di cui tredici siglate "N. B." (Natale Bonifazio o Nicola Beatricetto). Il B. fu anche editore e calcografo delle Imagines XXIII Caesarum, raccolta di incisioni a bulino varianti da ventitré a venticinque secondo gli esemplari, già uscite isolatamente e pubblicate poi in edizione definitiva nel 1575; di svariati ritratti, fra cui quello di Alfonso d'Este duca di Ferrara e di Giovanni da Valletta Gran Maestro dell'Ordine di Malta, inciso da Martino Rota, e di alcune opere a stampa, fra cui i Libelli duo, alter de vulneribus, alter de tumoribus praeter naturam di Gabriele Falloppio, allora insegnante acclamato nello Studio di Padova, 1563, le Disputationes adversus protestationem triginta quatuor haereticorum Augustanae confessionis di Gaspar de Villalpando, 1564, e le Illustrium iuris consultorum imagines di G. Ruscelli, 1569. Il Gori Gandellini gli attribuisce anche gli "intagli" di ritratti di papi e di opere da invenzione di Giulio Romano.
Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, attivo fra il 1594 e il 1601, che non sempre utilizzò i vecchi rami di Donato.
Bibl.: Oltre alla bibl. in U. Thieme-F. Becker. Künstler-Lexikon, III, p. 486 (e p. 487 per Domenico), cfr.: G. Gori Gandellini, Not. istor. degli intagliatori, Siena 1808, I, p. 86; P. Zani, Encid. metodica… delle belle arti, I, 4, Parma 1820, p. 6 (anche per Domenico); Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, p. 307 (anche per Domenico); R. Almagià, L'"Italia" di G. A. Magini, Napoli 1922, p. 43; E. Pastorello, Tipografi, editori, librai a Venezia nel sec. XVI, Firenze 1924, p. 8; G. A. Moschini, Dell'incis. in Venezia, Venezia 1926 (ma scritta prima del 1830), p. 38; E. Toda y Güell, Bibliogr. espanyola d'Italia, I, Castell de Sant Miquel 1927, p. 930; R. Almagià. Mon. Italiae cartographica, II, Firenze 1929, pp. 16, 18-21, 23, 27, 28, 38, 47; H. W. Singer, Allgemeines Bildniskatalog, Leipzig 1930, I, nn. 1491, 2986, 3005, 4106; II, nn. 11492, 11637, 12052, 15237; III, nn. 16273, 19604; IV, n. 30568; V, nn. 35842, 38279; VI, n. 45680; IX, nn. 67141, 67164, 69290, 71159; XI, n. 84654; XII, nn. 90480, 90784, 91102, 92929, 93496; A. De Witt. Collezione delle stampe (Galleria degli Uffizi), Roma 1938, p. 43; P. Arrigoni-A. Bertarelli, Piante e vedute di Roma e del Lazio, Milano 1939, n. 116; R. V. Tooley, Maps in Italian Atlases of the XVIth Century, London 1939, I, nn. 368, 531, 577; R. Almagà. Carte geogr. a stampa…, in Monumenta cartographica Vaticana, II, Città del Vaticano 1948, pp. 8, 11, 16, 23, 25-27, 30-32, 38, 40, 49, 63, 79, 85, 88, 90, 99, 117, 118; Carte geogr. cinquecentesche a stampa della Bibl. Marciana e della Bibl. del Museo Correr di Venezia, Venezia 1951, nn. 23, 28, 44, 50, 54, 55, 57, 67, 68 (con bibl.); F. Ascarelli. Tipografia cinquecentina in Italia, Firenze 1953, p. 209; F. C. Francis, Short-title catalogue of books printed in Italy… now in the British Museum, London 1958, ad Indicem; Sotheby & Co., Catalogue of Old Master engravings, etchings and woodcuts (Property of Will. Stirling), London 1964, p. 13, n. 20. Oltre alle raccolte già citate, cfr. i fondi stampe delle Bibl. Nazionale e Marucelliana di Firenze.