DRIEU LA ROCHELLE, Pierre
Scrittore francese, nato a Parigi il 13 gennaio 1893, e ivi morto suicida il 15 marzo 1945. Il suo fascismo, e la collaborazione con i tedeschi durante l'occupazione - fu direttore della Nouvelle revue française - fecero presto dimenticare D., che solo negli anni Sessanta la critica ha "riscoperto". In realtà i suoi miti della forza, dell'eroismo, della guerra - combatté nella prima guerra mondiale e nella guerra di Spagna, da parte falangista - hanno una giustificazione non solo politica, ma soprattutto etica ed estetica. Fascismo significò per lui socialismo riformista, unica possibilità di riscattare l'Europa dalla sua decadenza, e di contrastare il totalitarismo russo: e in senso nazionalsocialista si esplicò la sua attività di saggista e di polemista in numerosi libri che registrano, dal 1922 al 1944, le sue molte speranze e le sue delusioni (ed egli finì col condannare l'hitlerismo): Mesure de la France (1922), La suite dans les idées (1927), Genève ou Moscou (1928), L'Europe contre les patries (1931), Socialisme fasciste (1934), Notes pour comprendre le siècle (1941), Chronique politique 1934-42 (1943), Le Français d'Europe (1944). Ma la sua ideologia traduce anche un dilacerante dramma interiore: il culto del superuomo (su cui è evidente l'incidenza di Nietzsche e di Barrès), dell'aristocrazia, del "dongiovannismo", del lusso, sono la chimerica e irosa rivalsa della sua fondamentale incertezza, l'ostentata volontà di vivere di un uomo minato dal "vizio assurdo" del suicidio, dall'autoannullamento come suprema affermazione eroica di un individuo esistente fra azione e disperazione, fra fiducia e pessimismo. Di qui il tono esaltato e amaro dei suoi romanzi e racconti, di cui molti chiaramente autobiografici: L'homme couvert de femmes (1925), Blèche (1928), Une femme à sa fenêtre (1929), Le feu follet (1931), Drôle de voyage (1933), La comédie de Charleroi (1934), Journal d'un homme trompé (1934), Béloukia (1936), Rêveuse bourgeoisie (1937), Gilles (1939), L'homme à cheval (1943). Da ricordare anche le sue poesie giovanili: Interrogation (1917) e Fond de cantine (1920), e le sue opere postume: Récit secret. Journal (I944-45), 1961, Exorde (1961), Histoires déplaisantes (1963), Les chiens de paille (1964), Sur les écrivains (1964), Mémoires de Dirk Raspe (1966).
Bibl.: R. Brasillach, in Portraits, 1935; P. Andreu, Drieu La Rochelle témoin et visionnaire, Parigi 1952; P. Vandromme, Pierre Drieu La Rochelle, ivi 1958 (trad. it., Torino 1965); Fr. Grover, Drieu La Rochelle, ivi 1962; C. Bo, prefazione a Racconto segreto, Milano 1965; B. Pompili, Drieu La Rochelle. Progetto e delusione, Ravenna 1969.