Scrittore francese (Parigi 1893 - ivi 1945). La sua opera è impregnata e condizionata dalle sue contraddizioni politiche, che sfociano, dopo le incertezze del dopoguerra, in una aperta adesione a programmi reazionarî di destra e al fascismo.
Dopo una giovinezza trascorsa in cerca di un preciso indirizzo morale, letterario, politico, partecipò alla prima guerra mondiale e rimase più volte ferito. Divenne quindi collaboratore della Nouvelle Revue française e membro dell'Action Française. Durante l'occupazione tedesca della Francia nella seconda guerra mondiale, D. fu un collaborazionista e in quegli anni divenne direttore della Nouvelle revue française. Dopo la guerra, accusato di collaborazionismo, si tolse la vita.
D. pubblicò alcuni volumi di novelle (Plainte contre inconnu, 1924; La comédie de Charleroi, 1934) e numerosi romanzi (L'homme couvert de femmes, 1925; Blèche, 1928; Le feu follet, 1931; Drôle de voyage, 1933; Béloukia, 1936; Gilles, 1939; L'homme à cheval, 1943), dopo le sue raccolte poetiche giovanili, che s'ispiravano in parte alla sua esperienza in trincea (Interrogation, 1917; Fond de cantine, 1920). Fra i suoi libri più politicamente impegnati sono da ricordare Mesure de la France (1922), il più noto, che esprime la delusione e l'insoddisfazione dei combattenti nell'immediato dopoguerra (temi ripresi anche in Le jeune européen, 1927); poi Genève ou Moscou (1928); L'Europe contre les patries (1931), Socialisme fasciste (1934). Postumi sono stati pubblicati: Récit secret (1961), Journal 1944-45 (1961), Exorde (1961), Mémoires de Dirk Raspe (1966), e Journal 1939-45 (1992).