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Eber

di Gian Roberto Sarolli - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Eber

Gian Roberto Sarolli

Patriarca, discendente da Sem, secondo Gen. 10, 21 (" De Sem quoque nati sunt, patre omnium filiorum Heber, fratre Iapeth maiore "); e ascendente di Cristo, come in Luc. 3, 23-35 (" Et ipse Iesus erat incipiens quasi annorum triginta, ut putabatur filius Ioseph, qui fuit Heli... qui fuit Heber "). D. lo nomina in VE I VI 5-7 hanc formam locutionis hereditati sunt filii Heber, qui ab eo dicti sunt Hebraei. Hiis solis post confusionem remansit, ut Redemptor noster, qui ex illis oriturus erat secundum humanitatem, non lingua confusionis, sed gratiae frueretur. Fuit ergo hebraicum ydioma illud quod primi loquentis labia fabricarunt, quale nomenclatore degli Ebrei e della lingua ebrea, la sola primigenia e sopravvissuta dopo la confusione, perché arcanamente la usasse il Cristo (concetto provvidenziale della lingua ebraica).

Oltre ai testi scritturali citati, e la ben nota sacralità delle tre lingue elette, l'ebrea, la greca e la latina - che sono del resto le lingue dell'iscrizione sulla croce -, nel formulare le sue proposizioni, D. potrebbe aver avuto in mente anche il seguente passo dello Speculum Historiale di Vincenzo di Beauvais: " Ab Heber I secundum Josephum I dicti sunt Hebraei, nam et in domo ejus sola remansit lingua Hebraea quae etiam ante divisionem linguarum non dicebatur Hebraea sed humana simpliciter, utpote qua omnes homines communiter utebantur " (I 62). V. anche EBRAICO: Teoria della lingua ebraica.

Vedi anche
Sem (ebr. Shēm) Nella Bibbia, figlio primogenito di Noè, capostipite di uno dei 3 gruppi etnici nei quali secondo la Bibbia stessa si divide il genere umano (➔ Semiti). Appare come il figlio prediletto di Noè; quando questi viene scoperto ubriaco nella vigna, Sem con Iafet lo copre senza guardarlo, a differenza ... patriarca In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, la persona più anziana e più autorevole di un gruppo o in un campo di attività. In senso storico, ... Aramei Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue di nome Aram.  ● Le più antiche menzioni degli Aramei risalgono all’inizio del 2° millennio a.C e ... Genesi Il primo libro della Bibbia, chiamato così nella versione dei Settanta ma detto dagli Ebrei Bĕrē’shīth, «in principio». Narra la storia delle origini del mondo, come la spiegavano gli antichi Ebrei, e di quelle del popolo ebraico, inquadrato in 10 genealogie di patriarchi e di popoli. Il contenuto può ...
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  • VINCENZO DI BEAUVAIS
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Altri risultati per Eber
  • EBER
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Risponde a due nomi ebraici: ebraico, ‛Ebhĕr "transito", e ebraico, Hebher "aggiunta". Nome di sei o sette personaggi israeliti. Il più notevole è Eber (‛Eber), figlio di Sela, pronipote di Sem e padre di Faleg e Iectan (Genesi, X-XI). È ritenuto come il capostipite del popolo ebreo, che porterebbe ...
Vocabolario
ebére
ebere ebére (o èbere) v. intr. [dal lat. hebēre «essere ottuso»], ant. – Indebolirsi, ottundersi, venir meno. Si trova adoperato solo nella forma ebe, 3a pers. sing. del pres. indic.: se non che ’l suo lume all’estremo ebe (Petrarca); La...
ebrèo
ebreo ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo...
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