EDOARDO I, Re d'Inghilterra
Figlio di Enrico III e di Eleonora di Provenza, E. nacque a Westminster nel 1239; fu incoronato re nel 1274, dopo aver partecipato all'ottava crociata (1268-1272). Durante il suo regno E. intraprese una politica di conquista volta ad annettere il Galles e la Scozia; morì presso Carlisle (Cumbria) nel 1307.E. fu importante committente di architettura militare: alla sua opera sono riferiti i dieci castelli costruiti in Galles tra il 1277 e il 1304. L'interesse di E. per le opere militari appare notevole, esteso anche ai particolari dei progetti, e a tale riguardo numerosi documenti consentono di ricostruire il personale impegno del re nelle imprese architettoniche. Frequenti e dettagliate erano infatti le relazioni presentate al sovrano sul procedere dei lavori e l'incontro, avvenuto nel 1302 nel castello di Linlithgow (Lothian), tra il re e il suo architetto militare, il maestro James of St George - nel quale vennero scelti i materiali da costruzione e la forma delle nuove fortificazioni -, costituiva senza dubbio una prassi che dovette essere stata in precedenza ampiamente seguita anche per i castelli eretti nel Galles. Alcuni documenti dimostrano poi come a St Briavel's, a Bristol (Avon) e a Leeds (Kent) la costruzione fosse eseguita secondo le personali indicazioni del sovrano. Nel maggio del 1296 i baroni di Exchequer (Gloshire) vennero invece incaricati a voce, per ordine del re, di assicurare che a Conwy (Caernshire) e a Caernarvon (Gwynedd) i lavori venissero adeguatamente sovvenzionati.Per realizzare i suoi progetti, E. seppe scegliere con cura le maestranze attive alle sue dipendenze ed ebbe inoltre degli eccellenti rapporti di lavoro con James of St George, il maggiore architetto militare della sua epoca, già impegnato alla corte del cugino di E., il conte Filippo I di Savoia (m. nel 1285), per il quale aveva costruito il castello di Saint-Georges d'Esperanche. Nel 1278 James of St George si trovava in Inghilterra per organizzare l'attività edilizia promossa da E. in Galles; la prima serie di interventi riguardò la costruzione dei castelli di Flint (Clwyd), Rhuddlan (Flintshire), Builth (Breconshire) e Aberystwyth (Cardshire); la seconda campagna, ancora più imponente, si svolse dopo la rivolta del 1282, quando l'architetto fu nominato master of the king's works in Wales. Dal 1298 al 1305 James of St George è documentato in Scozia insieme al re in veste di responsabile della fortificazione di Linlithgow e, forse, anche dei tre castelli voluti da E. sulle rive del Forth nel 1305-1306. Tra i collaboratori di James of St George, oltre ad architetti provenienti dalla Savoia, quali John Francis (o Johannes Franciscus) e Giles of St George, sono documentati anche maestri inglesi, il più importante dei quali era Walter of Hereford. Questi fu capocantiere a Caernarvon dal 1295 al 1309 e architetto dell'abbazia di Vale Royal (Cheshire), in seguito lavorò a Perth (Tayside), inviato da E., nel 1304, per fortificare la città; a lui si deve anche il progetto della chiesa francescana di Londra, iniziata nel 1306 e finanziata dalla seconda moglie di E., Margherita di Francia (1282 ca.-1318). Tra gli altri architetti di spicco al servizio di E. va menzionato Robert of Beverley, architetto di Enrico III all'abbazia di Westminster, dove, a partire dal 1260, subentrò a John of Gloucester, divenuto capocantiere a King's Langley (Buckshire) nel 1279-1281. Robert fu uno degli architetti attivi alla Torre di Londra, trasformata tra il 1279 e il 1285 in un castello perfettamente concentrico.L'attività costruttiva dei castelli gallesi di E. si svolse in tre fasi principali, successive alle campagne militari del 1277, 1282-1283 e 1294-1295, che portarono il sovrano al dominio definitivo sul principato. L'edificazione di nuovi castelli si accompagnò alla ricostruzione di tre dei piccoli castelli gallesi conquistati e alla realizzazione di quattro nuovi castelli signorili, probabilmente eretti su iniziativa di Edoardo.I castelli edoardiani, di dimensioni e solidità eccezionali, erano tutti accessibili dal mare, a esclusione di quello di Builth. Sei di essi - Aberystwyth, Rhuddlan, Flint, Conwy, Caernarvon e Beaumaris (Anglesey) - erano legati a città fortificate, nelle quali la popolazione inglese godeva di privilegi commerciali. Ad Aberystwyth e a Rhuddlan, James of St George progettò impianti rigorosamente simmetrici e concentrici, privi di mastio centrale, ma con torri cilindriche emergenti. A Harlech (Gwynnedd) e a Beaumaris il progetto, concepito secondo un impianto concentrico - che permetteva di difendere contemporaneamente due cinte murarie - con ingressi fortificati identici, posti l'uno di fronte all'altro, appare anche più raffinato.La presenza di accessi particolarmente ben difesi fu una delle caratteristiche dell'architettura militare edoardiana, così come l'impiego di cinte murarie concentriche, con torri disposte simmetricamente: un impianto di questo tipo è presente anche nella grande fortezza di Caerphilly (South Glamorgan), iniziata dal conte Gilbert de Clare nel 1271. A Conwy e a Caernarvon la disposizione a cinte murarie concentriche venne abbandonata per sfruttare al massimo le caratteristiche topografiche del sito e a Flint James of St George dispose invece un donjon circolare all'esterno di un angolo del castello, in modo tale da isolarlo dalla cinta muraria tramite il suo stesso fossato.I primi castelli iniziati dopo la campagna del 1277 furono Builth - il cui grande mastio era protetto da una cortina muraria con sei torri e un grande ingresso -, Aberystwyth, Flint e Rhuddlan, Ruthin (Denbighshire) e il castello signorile di Hawarden (Flintshire). Il castello di Aberystwyth non sembra essere stato concepito come interamente concentrico: la pianta a losanga con opere di difesa di tipo concentrico sembra essere piuttosto il risultato di alterazioni successive alla parziale distruzione del castello, avvenuta nel 1282. A Rhuddlan la fortezza e la città nuova erano situate a valle dei precedenti edifici normanni: i lavori comportarono un imponente 'taglio' del fiume Clwyd, per rendere accessibile alla navigazione marittima l'edificio, che doveva costituire l'estrema difesa settentrionale della tradizionale linea di frontiera costituita dal Dyke.I lavori del cantiere reale a Ruthin iniziarono nel 1277, ma sembra che la costruzione venisse portata avanti come castello signorile quando, in seguito al trattato di Conwy (novembre 1277), vi si insediò Dafydd ap Gruffydd, che attendeva di prendere possesso della propria eredità di Snowdonia.La seconda fase di attività edilizia militare prese avvio dopo la rivolta gallese nel marzo del 1282. Il castello di Hope (Flintshire) venne rapidamente fortificato e fu assegnato da E., insieme alle terre, alla regina Eleonora (1283); la pianta simmetrica e il singolare ingresso a tre torri testimoniano che il re approvò il progetto, dovuto forse a James of St George; comunque E. vi soggiornò con l'architetto negli ultimi giorni dell'ottobre 1282. I primi lavori vennero finanziati con un contributo della Corona, ma successivamente la costruzione venne affidata al conte Henry de Lacy, cui fu data la signoria di Denbigh (Clwyd). Stringenti analogie con architetture realizzate dai cantieri reali - per es. nella seconda fase dei lavori la spessa e alta cortina con torri poligonali sui lati nord ed est del castello, la complessa porta d'accesso e la posterula mostrano stretti legami con il castello di Caernarvon - fanno pensare a continui, serrati contatti tra il cantiere di Denbigh e quelli del re. Il fenomeno di imprese edilizie promosse dalla Corona e condotte da nobili si ripeté altrove nell'area di confine nordorientale, come a Hawarden, a Holt e a Chirk (Denbigshire).Agli inizi del 1283 il castello gallese di Dolwyddelan (Caernshire), situato in posizione strategica allo spartiacque di valli che conducevano verso Conwy da un lato e verso Harlech e Criccieth (Caernshire) dall'altro, fu conquistato da E. e immediatamente fortificato. Nella cittadina di Conwy, raggiunta nel marzo del 1283, si trovavano l'abbazia cistercense di St Mary, prima fondazione reale dei principi nel Galles settentrionale, e la Hall di Llywelyn, loro residenza. Il sito, dotato di difese naturali, era anche munito di un sistema di accessi dal mare che garantivano i rifornimenti. A quattro giorni dall'arrivo di E. erano già stati avviati preparativi per la costruzione sia del nuovo castello sia della città fortificata; i Cistercensi vennero trasferiti a Maenan, a sette miglia di distanza risalendo il fiume, mentre la loro chiesa divenne la parrocchiale cittadina e l'area in cui si trovava la residenza dei principi inglesi di Galles fu inclusa nel nuovo edificio progettato per loro. Sorta contemporaneamente, la città costituiva una prima linea di difesa per l'estremità orientale del castello, difeso da otto torri circolari, delle quali le quattro orientali si distinguevano per due torrette aggiuntive che sottolineavano la sostanziale divisione del complesso in due ali: una interna a E, direttamente raggiungibile soltanto via mare, che ospitava gli appartamenti reali, e una occidentale, dove alloggiavano la guarnigione permanente e il governatore, protetta da una porta esterna accessibile tramite una ripida rampa e un ponte levatoio e quindi da un barbacane occidentale. Le mura della città sono fiancheggiate da ventuno torri e aperte da tre ingressi a due torri e costituiscono il più bell'esempio di tal genere conservato in Gran Bretagna. In origine le fortificazioni del castello e della città erano intonacate, trattamento che ne accentuava otticamente l'imponenza.Nel maggio del 1283 E. conquistò Caernarvon e diede inizio alla costruzione del più grande dei suoi castelli gallesi. Esso inglobava la motta del castello costruito dal conte Hugh of Chester durante il regno di Guglielmo II il Rosso (1087-1100). Caernarvon, con le sue torri poligonali e il paramento in pietra che imitava la tessitura a corsi alternati di mattoni e pietra delle mura teodosiane di Costantinopoli, nonché le triple torrette, ciascuna decorata con un'aquila imperiale, fu scelto come luogo per la nascita del futuro Edoardo II (1284-1327), primo principe inglese di Galles. Come a Conwy, a cui sotto molti aspetti è paragonabile, il castello e la città fortificata furono costruiti contemporaneamente a partire dall'estate del 1283. La grande porta del Re, con torri gemelle, simile a quella di Denbigh, la Eagle Tower e tutti gli altri edifici di Caernarvon furono progettati su scala grandiosa, ma i lavori, interrotti a causa della rivolta gallese del 1294, si protrassero fino all'inoltrato sec. 14° e alcune parti dell'edificio non vennero mai concluse.Il castello di Harlech, iniziato nel maggio del 1283 su uno scosceso promontorio, costituisce un capolavoro dell'impianto di 'tipo concentrico'. Una cinta esterna racchiude la cerchia interna, più alta e scandita da quattro torri angolari. Nonostante Harlech avesse resistito all'assedio gallese, dopo la rivolta del 1294 furono intrapresi lavori di consolidamento presso l'accesso dal mare, che consentiva i rifornimenti del castello e che era a sua volta difeso da muraglie fornite di piattaforme per l'artiglieria, e sul lato settentrionale del sito.In seguito alla rivolta gallese era stata anche promossa la costruzione di Beaumaris, sull'isola di Anglesey, l'ultimo dei castelli gallesi di E., iniziato nell'aprile del 1295. Come nel caso di Harlech, di Rhuddlan e di Aberystwyth, si trattava di un progetto a pianta concentrica con corte interna rafforzata da un muro di difesa, entrambi a loro volta circondati da un ampio fossato. Il sito era pianeggiante e acquitrinoso, ma prossimo al mare; tuttavia, la simmetria del castello e le sue sofisticate opere di difesa sull'acqua erano state progettate per compensare l'assenza di una posizione naturalmente fortificata. Per questo cantiere vennero impiegate consistenti risorse finanziarie, ma dopo il 1298 l'attività si ridusse ampiamente, a causa delle imprese avviate dal re in Scozia, sicché l'edificio non fu mai portato a termine.In Scozia, in occasione della spedizione di E. del 1300, venne nuovamente fortificato il castello di Caerlaverock (Highland). La campagna del 1301-1302 portò invece al rafforzamento del castello di Linlithgow. James of St George ispezionò il sito e, dopo un colloquio con il re, venne stilato un documento dal quale risulta che le prime istruzioni del sovrano erano state quelle di costruire una porta in muratura con torri gemelle e due torri a ciascuna estremità della palizzata; l'opera però dovette essere eseguita in legno. Interventi analoghi vennero effettuati anche a Selkirk e a Kirkintilloch (Dunbartonshire); una torre in legno fu aggiunta intorno all'antica motta e alla cinta muraria di Selkirk, con gli ingressi, principale e posteriore, in muratura. Nell'assedio di E. al castello di Stirling (Central), del 1303, vennero impiegate varie complesse macchine belliche: per es. il re disponeva di una loggetta in legno dalla quale la regina e le sue dame potevano osservare il procedere delle operazioni offensive. Dopo la resa della guarnigione, il re avviò la costruzione di tre nuovi castelli sulle rive del Forth: Tullibody, Inverkeithing e Polmaise, i cui lavori però procedettero lentamente.L'intervento promosso da E. alla Torre di Londra, avviato nel 1275 e durato un decennio, è documentato da una serie di resoconti registrati nei Pipe Rolls. L'esito di questi lavori fu quello di trasformare la torre in un castello di grandi dimensioni a pianta concentrica: venne scavato l'attuale fossato di fronte alla cortina esistente, completato il muro occidentale e costruiti due nuovi ingressi principali, uno dalla città, per mezzo di un barbacane, la Middle Tower e la Byward Tower, l'altro tramite una cateratta, ora nota come Traitors Gate; una nuova cinta muraria esterna consisteva essenzialmente in un muro di contenimento privo di torri e di bastioni, eccetto che lungo il lato meridionale.E. fondò l'abbazia cistercense di Vale Royal nel 1270, per un voto espresso durante una pericolosa traversata marittima nel 1263-1264; la pietra di fondazione di questa nuova abbazia venne posta non prima del 1277 e gli edifici occupati dai monaci durante la costruzione della chiesa e del monastero non furono pronti prima del 1281. Fin dall'inizio sorsero difficoltà economiche, aggravate dalla grandiosità del progetto - concepito come la più grande fondazione cistercense d'Inghilterra - e dal fatto che i fondi a esso destinati vennero utilizzati per finanziare le guerre in Galles. L'abbandono del progetto da parte di E. lasciò la chiesa priva di copertura a volta e la maggior parte degli edifici monastici incompleti; il cantiere non venne più riaperto fino all'epoca di Edoardo, pronipote di E., principe di Galles, detto il Principe Nero (1330-1376).In memoria della prima moglie, Eleonora di Castiglia (m. nel 1290), E. fece inoltre realizzare la più ricca serie di monumenti funebri mai dedicata a una regina in tutta l'Europa medievale, comprendente tre tombe e una serie di croci monumentali. Il corpo della regina venne solennemente trasportato a Westminster e, in ciascuna delle dodici stazioni in cui sostò il corteo funebre, il re fece innalzare una croce-memoriale, ornata con immagini della regina a grandezza naturale. I due monumenti funebri principali, nell'Angel Choir della cattedrale di Lincoln e nell'abbaziale di Westminster, consistevano di una tomba a cassa in marmo di Purbeck, che sosteneva un ritratto della sovrana in lamina dorata. Il monumento di Lincoln, distrutto nel 1641, sembra fosse identico a quello ancora conservato a Westminster; autore delle effigi fu l'orafo londinese Guglielmo Torel. La sepoltura nella chiesa dei Frati Neri a Londra - dove era stato deposto il cuore della sovrana e dove era inumato anche il figlio di Eleonora - comprendeva anche tre piccole immagini in metallo fuse da Guglielmo di Suffolk dai modelli realizzati da Alessandro di Abingdon, il quale aveva eseguito anche le immagini in pietra per la croce di Eleonora a Waltham (Londra). Questa serie di monumenti fu commissionata ad alcuni tra i più importanti architetti del luogo, come Richard of Crundale, che aveva già ideato la cassa della tomba di E. nell'abbaziale di Westminster, al quale era poi succeduto Roger of Crundale, attivo anche alla croce di Charing; John of Battle, autore di cinque delle croci, e il più grande architetto di quella generazione, Michael of Canterbury, proveniente dal Kent, autore della croce di Cheapside, la seconda per importanza di questa serie e oggi frammentaria. Delle dodici croci-memoriali nove sono registrate nei resoconti degli esecutori dal 29 settembre del 1291 al marzo 1294; sfortunatamente non rimangono notizie relative alle croci di Stamford (Cambridgeshire), Grantham (Lincolnshire) e Geddington (Northamptonshire), che risalgono probabilmente al 1294 o al 1295. Le croci conservate, triangolari a Geddington e a Hardingstone (Northamptonshire) e poligonale a Waltham, esemplificano nel loro repertorio architettonico e decorativo l'inventiva e lo sviluppo del nuovo decorated style inglese.E. commissionò a Guglielmo Torel, l'orafo che aveva realizzato i ritratti funerari di Eleonora, anche un'effigie in bronzo dorato del padre Enrico III, da porre - in maniera alquanto incongrua - sulla sommità del suo monumento funebre appena terminato, ma iniziato probabilmente da quel re prima della sua morte (1272); secondo un cronista, nel 1280 E. riportò dalla Francia pietre preziose per adornare questa tomba, nella quale però le spoglie di Enrico non furono traslate prima del 1290.All'architetto Michael of Canterbury E. affidò anche la costruzione della nuova cappella palatina di S. Stefano a Westminster, progettata di dimensioni tali da rivaleggiare con la Sainte-Chapelle di Luigi IX a Parigi. I lavori iniziarono il 28 aprile del 1292 e uno dei primi impegni consistette nel costruire un alloggio e una bottega per il maestro Michael. La cappella, un edificio rettangolare a due piani con torri angolari e portico occidentale su due livelli, costituiva una versione moderna della Sainte-Chapelle e, sul piano stilistico, un suo adattamento al gusto inglese. Il cantiere procedette con rapidità, ma subì un rallentamento nel 1296, per essere quindi sospeso nel 1297, quando E. utilizzò tutte le proprie risorse finanziarie per la guerra. Resta controverso quanto fosse stato realizzato in questa prima fase dei lavori; sembra tuttavia probabile che le finestre e le pareti della cappella superiore fossero già iniziate ed è possibile che le volte a costoloni della cappella inferiore risalgano ancora agli anni novanta del sec. 13°, piuttosto che agli anni venti del successivo, quando vennero ripresi i lavori. L'importanza dell'edificio quale capolavoro di decorated style, ma paradossalmente anche monumento chiave nello sviluppo del perpendicular style, rende di considerevole significato la questione relativa allo stato dei lavori nel 1297. L'interruzione dell'opera e la dispersione delle maestranze poterono determinare infatti la diffusione in tutto il paese dei più aggiornati motivi stilistici.Per la Painted Chamber nel palazzo di Westminster, decorata per la prima volta sotto Enrico III, E. commissionò una serie di dipinti murali disposti come un fregio, con episodi dall'Antico Testamento, tratti da 1 Mac. e da 2 Re, che raffiguravano prevalentemente scene militari e cavalleresche - ora difficili da riconoscere -, pienamente in armonia con il gusto di E., ma anche con le mode dell'epoca. Questi dipinti, noti soltanto tramite copie parziali, sono opera della bottega del maestro Walter of Durham; rappresentavano per lo più architetture direttamente legate a edifici militari o ecclesiastici dell'epoca. L'opera, interrotta nel 1297, quando E. diresse tutte le proprie risorse finanziarie verso la guerra contro la Scozia e la Francia, non venne ripresa che nel 1307-1308.Il maestro Walter fu autore anche del trono dell'incoronazione, realizzato nel 1300-1301, per alloggiarvi la pietra di Scone (ora nell'abbazia di Westminster), che serviva per l'incoronazione dei re di Scozia e di cui E. si era impossessato; analogamente nel Galles il re si era appropriato della corona di Artù e del frammento della Vera Croce noto come Y Groes Naid. La realizzazione del trono fu però condizionata da esigenze finanziarie: concepito inizialmente in bronzo, esso venne realizzato in legno, policromato, dorato e ornato da una decorazione che imitava il metallo.
Bibl.: P. Faulkner, Castle Planning in the Fourtheenth Century, AJ 120, 1963, pp. 215-235; The History of the King's Works. The Middle Ages, a cura di R.A. Brown, H.M. Colvin, A.J. Taylor, I, London 1963; P. Binski, The Painted Chamber at Westminster, London 1986; The Age of Chivarly. Art in Plantagenet England 1200-1400, a cura di J.J.G. Alexander, P. Binski, cat., London 1987; Eleanor of Castile 1290-1990, a cura di D. Parsons, Stamford 1991.P. Lindley