Figlio (Islip 1002 circa - Westminster 1066), di Etelredo II d'Inghilterra. Educato alla corte normanna, quando il fratellastro Harthacnut lo richiamò facendolo suo successore (1043), portò con sé in Inghilterra nobili ed ecclesiastici normanni, che resero familiari alla sua corte usanze straniere e tentarono di aprire il paese all'influenza culturale normanna. La violenta reazione del conte Godwin, di cui E. aveva sposato la figlia (mantenendo tuttavia il voto di castità) e al cui appoggio egli doveva praticamente l'ascesa al trono, rese torbidi gli anni del suo regno: esiliato nel 1051, il conte di Godwin rientrò poco dopo alla corte, riuscendo anche a imporre l'allontanamento dei normanni. Alla morte di Godwin (1o53), poiché il figlio di lui Aroldo non nascose l'ambizione di succedere a E. al posto del giovane nipote di questo, si disse che il re stesso intendesse nominare suo erede al trono d'Inghilterra Guglielmo di Normandia: anche se ciò non fu, rimane il fatto che il regno di E. fu come un preludio dell'avvento normanno. E la simpatia con cui negli anni successivi si riguardò alla sua figura contribuì non poco alla canonizzazione che di lui fece nel 1161 Alessandro III. Aveva fatto curare la compilazione di un codice di leggi sassoni, e sotto il nome di leggi di E. va il gruppo di provvedimenti e di usi giuridici che può considerarsi la fonte del diritto comune in Inghilterra.