Uomo politico sovietico e georgiano (Mamati, Georgia, 1928 - Tblisi 2014). Membro del PCUS dal 1948 al 1990, primo segretario del partito in Georgia (1972-85), fu membro del Comitato centrale del PCUS e dell'Ufficio politico (1985-90). Come ministro degli Esteri (1985-90), fu interprete della politica di distensione internazionale promossa da Gorbačëv. Dimessosi nel dic. 1990, fu nuovamente ministro degli Esteri dal novembre al dicembre 1991. Tornato in Georgia nel marzo 1992, Š. fu posto a capo del Consiglio di stato (organismo provvisorio dotato di poteri supremi), costituito dai militari che avevano deposto il presidente Z. Gamsachurdia. Eletto presidente del Consiglio supremo (capo dello Stato) nell'ott. 1992, ha perseguito la repressione violenta della resistenza armata guidata da Gamsachurdia e delle aspirazioni indipendentiste delle repubbliche autonome dell'Ossetia meridionale e dell'Abcasia. Dopo il varo di una nuova costituzione presidenziale è stato eletto presidente della Repubblica (nov. 1995). Š. ha dovuto far fronte a una forte crisi economica e alle accuse di corruzione, aggravate dalla discussa rielezione nel
Le elezioni parlamentari del 2003, vinte dalla coalizione di Š., sono state fortemente contestate dall'opposizione fino all'occupazione del Parlamento, che ha costretto Š. alle dimissioni (mar. 2003). È autore di saggi di storia e politica.